A causa dell’emergenza sbarchi che sta portando sulle coste dell’Italia migliaia di profughi partiti dalle coste della Libia, “il Viminale ha inviato una circolare alle prefetture di tutto il Paese chiedendo di trovare 6.500 posti in alberghi, ostelli e altre strutture”. L’Emilia-Romagna “dovrà perciò accogliere, per ora, altre 700 persone, provenienti dal Nord Africa e dall’Africa subsahariana, di cui 300 a Bologna e le altre smistate negli altri centri della regione, con un ulteriore spreco di risorse economiche da parte degli enti locali già colpiti dai durissimi tagli governativi”. Lo scrivono i consiglieri della Lega nord, prima firmatario Alan Fabbri, in una risoluzione presentata all’Assemblea legislativa per chiedere “alla Giunta e al suo Presidente di ribadire con forza nelle sedi opportune (Parlamento, Governo, Unione Europea) la propria indisponibilità ad accogliere i profughi che il Viminale vorrebbe inviare in Emilia-Romagna”.
A questo proposito, i consiglieri rilevano che “il fatto di non riuscire a gestire, identificare e controllare questi profughi può provocare serissimi problemi di ordine pubblico, criminalità e terrorismo nella nostra regione”. Nel documento, si ricorda inoltre che “la nostra Regione non ha ancora risolto le problematiche legate alle persone sfollate dopo il doppio terremoto del 2012 – almeno 1.500 delle quali vivono nei container – che chiedono meno burocrazia, certezza nei contributi e fiscalità di vantaggio, mentre la percentuale dei disoccupati in Emilia-Romagna è ancora molto alta, 8,8% secondo le ultime rilevazioni, con un aumento dei suicidi dovuti alla crisi economica (5,9% del totale)”.
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