Sanità e welfare

Migranti. Sinistra italiana contro il “decreto sicurezza”: La Regione prenda posizione

L’assessora Gualmini ha parlato di “effetto boomerang”: con il decreto “si rischia di fare aumentare il numero degli irregolari”

Sono Yuri Torri e Igor Taruffi di Sinistra italiana, con un’interrogazione a risposta immediata, a chiedere all’esecutivo regionale di prendere posizione sull’attuazione del decreto sicurezza.

Con il decreto, ha rimarcato in Assemblea legislativa Torri, “viene nei fatti abolito l’istituto della ‘protezione umanitaria’”. L’esponente di Sinistra italiana si è quindi detto preoccupato per la situazione: “Creare più invisibili non vuol dire garantire più sicurezza, se si rinuncia all’integrazione si genera al contrario meno sicurezza”. Il consigliere ha poi stigmatizzato la vicenda di Castelnuovo di Porto, dove “un centinaio di ospiti del centro sono ora per strada senza nessun tipo di sostegno o progetto”. Dobbiamo, ha concluso, “sostenere le persone più vulnerabili, italiane o straniere, fare rete, come già accade in questa regione”.

È poi intervenuta l’assessora alle politiche di welfare, Elisabetta Gualmini, ribadendo che “la Regione non ha competenze dirette sulla gestione dell’accoglienza”. Lavoriamo però, ha aggiunto, “per il consolidamento di un sistema di accoglienza diffusa: già oggi sono coinvolti l’80 per cento dei comuni emiliano-romagnoli”. Sul decreto sicurezza ha parlato di “effetto boomerang”. Si rischia, ha spiegato, “di fare aumentare il numero degli irregolari”. La vicepresidente del governo regionale ha poi ricordato che “sono circa 11 mila i richiedenti asilo in Emilia-Romagna”.

(Cristian Casali)

Sanità e welfare