Un protocollo (in allegato) che ha l’obiettivo di promuovere e facilitare la nomina di tutori volontari per le persone straniere di minore età che necessitano di rappresentanza legale perché senza genitori o comunque con genitori non in grado di esercitare la propria potestà. Parliamo quindi di bambini e adolescenti che hanno bisogno di un accompagnamento e di un sostegno, a partire dai minorenni stranieri che arrivano soli sul nostro territorio.
La firma del protocollo è arrivata in mattinata nella sede dell’Assemblea legislativa, in viale Aldo Moro a Bologna, tra la garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Claudia Giudici, e la presidente del tribunale per i minorenni di Bologna, Gabriella Tomai.
La garante Giudici e la presidente Tomai rilevano che, anche a causa della pandemia, sono in aumento le situazioni di disagio fra i più giovani: “In Emilia-Romagna si sono registrati incrementi significativi di casi di disagio grave e gravissimo, soprattutto in riferimento agli adolescenti, situazione che inevitabilmente si ripercuote anche sulla giustizia minorile”.
In particolare, rispetto alle presenze di minori stranieri non accompagnati nella nostra regione – accanto all’emergenza dei minori soli provenienti dall’Ucraina – è stato rilevato un significativo aumento in termini assoluti nel corso del 2021, ampiamente confermato e consolidato anche nel corso del 2022: tra il 31 dicembre 2020 e il 31 luglio 2022 si osserva, infatti, che il numero dei minori stranieri non accompagnati censiti è triplicato (con un aumento del 200 per cento), passando da 551 a 1.653.
Con la firma di questo protocollo si vuole poi garantire una più efficace gestione dell’elenco regionale dei tutori volontari, questo anche per “valorizzare – specificano la garante e la presidente del tribunale minorile – le buone prassi ad oggi consolidate in regione, basate sulla collaborazione con i servizi sociali, educativi e sociosanitari preposti e la rete che si è creata fra gli stessi tutori a livello territoriale”.
Da quando è stata approvata la legge in materia (cosiddetta legge Zampa), nell’aprile 2017, in regione sono oltre 500 le cittadine e i cittadini che hanno dichiarato il loro interesse verso il ruolo di tutore volontario. Ad oggi sono 192 gli aspiranti tutori che hanno concluso il percorso di formazione e fra questi ne sono stati nominati già 40 nel 2022 (altri 42 erano stati nominati nel corso del 2021).
“L’impegno di queste persone – ribadiscono la garante e la presidente del tribunale – è per noi fondamentale, a partire dal supporto che forniscono ai minori stranieri non accompagnati: le condizioni di vita di questi ragazzi sono migliorate, le aspettative sono cambiate e anche l’approccio con i servizi e le istituzioni è mutato, con esiti positivi pure rispetto alle forme di intervento”.
La firma del protocollo anticipa l’avvio, entro fine anno, di un corso di formazione rivolto a chi è interessato a fare questo tipo di esperienza. Sono previste anche iniziative per favorire il dialogo e la collaborazione fra le istituzioni del territorio competenti in materia, a partire dagli enti locali.
Il protocollo è adottato ai sensi dell’articolo 11 della stessa legge Zampa, cui seguirà la costituzione del nuovo albo tutori presso il tribunale per i minorenni.