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Minori. Inchiesta Val d’Enza, Facci (Lega): giusta ma tardiva costituzione parte civile della Regione

Il consigliere della Lega ha accolto con soddisfazione la costituzione dell’ente nel procedimento penale di Reggio Emilia: “Lo invocavamo da mesi”. Il sottosegretario Baruffi: “L’intenzione c’è sempre stata, difenderemo l’immagine del sistema regionale da chi ha commesso errori”

La Regione Emilia-Romagna si costituirà parte civile nel processo relativo all’inchiesta Angeli e demoni” sui servizi sociali della Val d’Enza, nel reggiano. “Un atto giusto, ma che noi invocavamo già da tempo”, secondo Michele Facci della Lega, che è intervenuto in Commissione Bilancio, affari generali e istituzionali,  presieduta da Massimiliano Pompignoli, sul ruolo della Regione nel procedimento penale di Reggio Emilia. “Da mesi era chiaro che l’Ente regionale era stato leso dalle vicende di ‘Angeli e Demoni’, la Giunta è arrivata tardi. Ci si poteva costituire almeno come parte offesa”. Ma l’intenzione da parte dell’esecutivo regionale di tutelare l’immagine del sistema assistenziale regionale nelle sedi e nei tempi opportuni, secondo il sottosegretario Davide Baruffi, era stata già annunciata dal presidente Bonaccini subito dopo lo scoppio del caso: “Abbiamo affidato l’incarico all’avvocato Mariano Rossetti del foro di Bologna- ha spiegato il sottosegretario- noi difendiamo l’immagine del sistema regionale nel suo insieme da chi può aver commesso errori rilevanti e dovrà risponderne davanti alla legge. Giunta e Assemblea legislativa seguiranno l’evolversi della vicenda giudiziaria insieme al loro legale”. “

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