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Minori /2. Inchiesta Val d’Enza, Tagliaferri (Fdi): “Regione doveva controllare”

“Chiediamo risposte, sollecitando anche l’istituzione di una commissione d’inchiesta, non per noi ma per chi di tutta questa sordida vicenda è stato vittima, i minori e le famiglie”. Giunta: “Osservato direttiva”

Il gruppo Fdi: da sx Tagliaferri, Callori e Facci

“Com’è possibile che tutto ciò sia accaduto? Quali controlli esercita la Regione in merito agli affidi? Ma soprattutto, com’è possibile che nessuno si sia accorto di nulla dopo che l’autorità giudiziaria riscontrava sistematicamente l’infondatezza di quanto asserito dai servizi sociali? E ancora, quali metodi erano utilizzati? Perché si ricorreva al cosiddetto ‘metodo Bolognini’ anziché alle linee guida tracciate dalla ‘carta di Noto’ che offrono invece contrappesi nel procedimento e possibilità di opposizione da parte della famiglia? E il Garante per l’infanzia dov’era in tutto ciò? Era forse impegnato a organizzare convegni proprio con chi è finito in manette?”.

Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia è intervenuto, con la presentazione di un’interrogazione a risposta immediata in Assemblea legislativa (l’atto è stato sottoscritto anche dai consiglieri dello stesso partito Michele Facci e Fabio Callori), sulle vicende collegate all’inchiesta reggiana denominata “Angeli e demoni” .

La Regione Emilia-Romagna, ha poi rimarcato Tagliaferri in Aula, “è sicuramente parte lesa nell’inchiesta, ma lo è perché chi doveva controllare non lo ha fatto, chiediamo quindi delle risposte, sollecitando anche l’istituzione di una commissione d’inchiesta, non per noi ma per chi di tutta questa sordida vicenda è stata vittima, i minori e le famiglie”.

La risposta è arrivata dal sottosegretario alla presidenza, Giammaria Manghi, rilevando che “la Regione nell’area dei sevizi sociali esercita, secondo la normativa vigente, funzioni di programmazione, regolazione e monitoraggio”. Per quanto riguarda l’affido, ha quindi spiegato, “le modalità di monitoraggio sono definite dalla direttiva regionale sulla materia, che prevede che l’assessorato di riferimento promuova un apposito tavolo sull’applicazione della stessa direttiva, cosa che ha fatto”. Sulla direttiva, ha poi evidenziato l’assessore, “è previsto, riguardo alla scelta degli affidatari, che si faccia riferimento, come prima opzione, a famiglie con figli, è inoltre richiesta la presenza di entrambe le figure parentali”. Manghi ha poi rimarcato che l’obiettivo della Regione Emilia-Romagna resta “la tutela assoluta dei minori”.

(Cristian Casali)

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