Parità, diritti e partecipazione

Minori: ritiro sociale, ansia e depressione, in Emilia-Romagna il picco tra i 15 e i 16 anni

La garante regionale per l’infanzia Claudia Giudici ha illustrato in commissione Cultura dell’Assemblea legislativa il lavoro del 2023: “Crescono i ricoveri in neuropsichiatria infantile”

In Emilia-Romagna, tra il 2021 e il 2022, la popolazione minorenne a carico dei Servizi sociali è aumentata dell’11,6%, mentre si è registrato un calo del 4,7% dei minori collocati “fuori famiglia”. Crescono, secondo un trend costante, i ricoveri ospedalieri (818 nel 2022) nei reparti di neuropsichiatria infantile, “un indicatore critico sullo stato di salute della popolazione minorenne, da incrociare con altri indicatori e da approfondire”. Parte da questi dati preoccupanti la relazione sull’attività svolta nel 2023 che Claudia Giudici, garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, ha illustrato nel corso della seduta congiunta delle commissioni Cultura e Parità, presiedute rispettivamente da Francesca Marchetti e Federico Amico.

Altro aspetto critico sul quale si è soffermata la Garante è quello sul ritiro sociale in adolescenza. “Secondo le prime tendenze emerse dalla rilevazione avviata a giugno 2023 – ha spiegato Claudia Giudici – sono 762 le segnalazioni raccolte dai servizi, con un picco maggiore nella fascia 15-16 anni (38,3%) ma con un inizio significativo a partire dai 12 anni. Nel 44% dei casi, il minore non frequenta più la scuola (243 sono in età di obbligo scolastico), mentre il 55% ha mantenuto i rapporti con la scuola. È emerso un pervasivo utilizzo digitale differenziato tra maschi (videogiochi) e femmine (social). Il disturbo prevalente, nel 33,5% dei casi, è l’ansia, seguito dalla depressione nel 16%”.

Altri ambiti sui quali la Garante ha lavorato nel 2023 sono stati le segnalazioni, l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, il contrasto alla povertà educativa, la promozione della partecipazione attraverso l’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze.

Sul fronte delle segnalazioni sono state 61 quelle trattate, di cui 40 ricevute nel 2023 e 21 nel 2022. È l’Ufficio di garanzia – ha spiegato la garante – a raccoglierle e da quel momento viene attivata una fase di approfondimento che può coinvolgere i segnalanti, le Autorità e le Istituzioni preposte, i servizi sociali. “Nei casi più gravi – ha ricordato Giudici – la segnalazione può essere trasmessa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni e, in relazione a gravi condotte degli adulti, anche alla Procura della Repubblica presso il Tribunale competente per territorio”. L’area maggiormente rappresentata è stata quella bolognese, con il 67,5% delle segnalazioni. Seguono la provincia di Piacenza e Parma (7,5%), quella di Reggio-Emilia (5%) e di Modena e Forlì-Cesena (2,5%), per un totale di 29 minori coinvolti.

Riguardo all’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze, la garante ha evidenziato come “costituisca un importante momento partecipativo. Istituita nel novembre 2021, si compone di una cinquantina di giovani, che provengono da tutta la regione, con età compresa tra i dieci e i diciotto anni”. Nel 2023 sono stati numerosi gli incontri dell’Assemblea, sia in presenza che in modalità on line. “Al centro del confronto – ha sottolineato Claudia Giudici – il tema dei luoghi dedicati ai giovani. Su questo tema è stato avviato un progetto confluito nella presentazione del manifesto ‘Gli spazi che vogliamo’, che contiene suggerimenti e idee per migliorare gli spazi quotidiani di ragazze e ragazzi. Le proposte riguardano le caratteristiche che dovrebbero avere gli spazi attrattivi, quelli di relazione con gli adulti, quelli scolastici, inclusivi e sostenibili, fino ad arrivare agli spazi digitali”.

Ultimo ambito di attività svolte nel 2023 sul quale la garante ha richiamato l’attenzione dell’Assemblea legislativa è quello dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. “Al 31 dicembre 2023 – evidenzia Claudia Giudici – erano 1.922, l’8,2% del totale nazionale, i minori stranieri non accompagnati censiti in Emilia-Romagna. La nostra regione si conferma, dopo Lombardia e Sicilia, fra le prime per accoglienza. Dei minori accolti, l’81,2% sono di genere maschile e il 18,8% di genere femminile. La nazionalità ucraina, con il 34,6%, continua a essere quella più rappresentata. Oltre il 50% dei minori sono collocati nelle aree provinciali di Bologna (28%), Modena (14,4%) e Ravenna (10,8%). Seguono percentualmente, Reggio Emilia (9,3%), Parma (8,6%), Forlì-Cesena (8,5%), Rimini (7,5%), Piacenza (6,7%) e Ferrara (6,2%)”. Anche nel 2023 – ha concluso la Garante – “si è svolto il corso regionale per tutori volontari per minori stranieri non accompagnati, al quale hanno partecipato 37 persone”.

“Tutti questi dati sono segno di una attività intensa e meritano di essere elaborati e approfonditi con cura – ha commentato la consigliera del Partito democratico, Roberta Mori – anche nell’ambito di una programmazione integrata. Ho personalmente assistito ai corsi per tutori volontari, che sono uno strumento importantissimo per alleviare criticità e difficoltà socio-culturali, attraverso una umanità che si fa competenza. Un protagonismo civico che può essere di esempio per tanti”.

La presidente Francesca Marchetti (Pd) ha parlato di un “lavoro che consegna riflessioni politiche importanti e anche l’urgenza, per chi verrà dopo di noi, di programmare politiche dedicate a ragazzi e ragazze, fra cui l’Agenda dell’infanzia. I temi della dispersione scolastica e della povertà educativa sono da approfondire, insieme a quello sulla neuropsichiatria infantile che presenta numeri allarmanti. Sulla salute mentale mi appello a una nuova riflessione in ambito educativo, a uno sforzo congiunto che deve essere fatto sulla prevenzione”.

Foto Claudia Giudici

(Brigida Miranda)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

Parità, diritti e partecipazione