Il caso della maestra d’asilo di Reggio Emilia, accusata di maltrattamenti nei confronti dei bambini, al centro di un’interrogazione in Regione di Gianluca Sassi (Gruppo misto), che chiede di tutelare i servizi educativi d’eccellenza del territorio con controlli più frequenti e modalità di accreditamento più stringenti.
L’insegnante reggiana è stata sospesa dalla professione e interdetta dai pubblici uffici, dopo la denuncia di una mamma e le intercettazioni che avrebbero documentato come i bimbi di 4 anni venissero sgridati con urla e rabbia, strattonati in modo violento, presi per il collo e per i capelli. Per il consigliere regionale “l’episodio è preoccupante, seppure isolato, perché incide su una realtà che negli anni aveva acquisito riconoscimento di rilevanza nazionale e internazionale per aver creato un approccio educativo che si fonda sull’immagine di un bambino e sui suoi diritti. Un metodo che ha ispirato scuole di tutto il mondo”.
Anche se il controllo sugli asili compete ai Comuni, Sassi chiede alla Regione “di emanare nuove direttive sul tema, per incrementare la qualità dei servizi educativi e, tramite le Ausl, garantire a tutti i lavoratori dei servizi dedicati all’infanzia e agli anziani di valutare la propria condizione psicofisica con controlli periodici gratuiti nel rispetto della privacy e con la presa in carico diretta di quei lavoratori che soffrono di stress da lavoro correlato che necessitano di aiuto”. Il consigliere chiede quindi alla giunta controlli più frequenti ed efficaci e modalità di accreditamento più stringenti, “mettendo in primo piano la prevenzione delle violenze e formazione dei docenti, punti cruciali sui quali serve un impegno concreto fin da subito ad ogni livello”.
(Giulia Paltrinieri)