Sanità e welfare

Ugolini (Rete Civica): “Estendere il progetto pilota su esposizione precoce dei bambini a stimoli digitali”

La capogruppo chiede l’estensione a tutte le Asl regionali del progetto pilota del Dipartimento salute donna infanzia e adolescenza di Rimini

“Estendere il progetto pilota sulla salute digitale dei minori proposto da ASL Romagna a tutte le ASL della regione, coinvolgendo, come già fatto a Rimini, tutte le figure deputate alla prevenzione”.

È l’impegno politico che la capogruppo di Rete Civica Elena Ugolini consegna alla giunta con una risoluzione dove si sottolinea come “la diffusione negli ultimi anni delle apparecchiature digitali ha raggiunto tutte le fasce di età, apportando grandi miglioramenti in vari aspetti della vita sociale e lavorativa, ma esponendo i minori a un uso improprio di questi strumenti con tempi protratti di utilizzo e inappropriata esposizione a contenuti digitali, spesso in maniera inconsapevole da parte degli adulti di riferimento”.

Dal boom dei ‘digital device’ nascono specifici studi “che hanno documentato -continua la consigliera- gli effetti negativi dell’esposizione precoce dei bambini agli stimoli digitali con particolare riferimento allo screen time. L’utilizzo eccessivo dei digital media infatti può avere importanti ripercussioni sullo sviluppo, sull’apprendimento, sulla salute fisica (obesità) e mentale (ansietà, disturbi relazionali, isolamento sociale, comportamenti antisociali, dipendenze, depressione), oltre che sulla qualità della vita familiare”.

Da qui Ugolini rimarca l’azione del Dipartimento salute donna infanzia e adolescenza di Rimini che “ha ipotizzato la stesura di un percorso dedicato alla presa in carico di queste problematiche emergenti e ha effettuato un primo rilevamento in ambito provinciale sulla salute digitale dei minori”. Da qui un progetto pilota multidisciplinare per offrire a tutti i professionisti sanitari e socio-educativi, una specifica formazione relativa al corretto uso del digitale in età infantile e adolescenziale.

Nel sottolineare la nuova procedura sanitaria chiamata Bilancio di Salute Digitale, la capogruppo chiarisce come attraverso periodiche visite di controllo finalizzate a valutare le abitudini digitali del minore, “si mira a potenziare la prevenzione rispetto all’utilizzo precoce degli strumenti informatici, promuovere livelli di salute psico-comportamentale e relazionale collegabili al digitale e diffondere conoscenze e competenze finalizzate al sostegno della genitorialità”.

Dalla situazione esposta nasce l’atto di indirizzo e, in aggiunta alla sollecitazione principale, Elena Ugolini suggerisce anche l’ampliamento del range di applicazione del bilancio di salute digitale per arrivare fino all’età adolescenziale.

(Luca Boccaletti)

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