Incomprensibile l’assenza di integrazione tariffaria tra Trenitalia e Tper (ramo ferroviario), cioè tra i due soggetti che costituiscono il Consorzio integrato trasporti assegnatario del servizio ferroviario su tutte le linee dell’Emilia-Romagna. Lo rimarca Andrea Bertani (M5s) che con un’interrogazione depositata oggi chiede alla Giunta di “risolvere immediatamente il grave problema”.
Il consigliere evidenzia come nonostante il nome, Consorzio integrato trasporti, di “integrato non ci sia niente: né le corse né i biglietti né, tantomeno, gli abbonamenti. Avviene così- specifica il Cinque stelle- che due società pubbliche, una delle quali partecipata abbondantemente dalla Regione (vale a dire Tper) siano capaci di costruire un’alleanza per gestire il servizio ferroviario regionale di un’importante regione, di mettersi d’accordo per fare percorrere la rete di Rfi anche da treni di Tper, magari anche di ragionare assieme su orari e coincidenze. Avviene anche che la Regione sia in grado di presentare vari tipi di abbonamento integrato treno-bus, attraverso accordi fra Trenitalia o Tper (ramo ferroviario) e le società che gestiscono il trasporto pubblico urbano nelle città con più di cinquantamila abitanti. Ma non avviene- specifica Bertani- che chi usa per i propri viaggi sia i treni di Tper, su linee Fer, sia i treni di Trenitalia (su linee Rfi) possa contare su biglietti e abbonamenti integrarti”.
In pratica, scrive nelle premesse dell’atto il pentastellato, chi da Imola va a Modena potrà, con l’abbonamento del treno (Trenitalia), disporre gratuitamente del servizio autobus modenese (Seta) e di quello imolese (Tper), ma chi da Imola va a Formigine dovrà pagare due abbonamenti ferroviari, quello di Trenitalia e quello di Tper per il tratto Modena-Sassuolo.
Per questo chiede anche di “precisare sul proprio sito che l’integrazione tariffaria al momento non vale per i percorsi ferroviari gestiti da operatori diversi, sebbene consorziati”.
(Andrea Perini)