Infrastrutture e trasporti

Fdi: rimediare ai disagi causati dall’entrata in vigore di “Bologna città 30”

Con una interrogazione in commissione Territorio, si sollecita un intervento regionale per porre fine ai disagi sulla mobilità: “La città di Bologna è paralizzata, vanno individuate soluzioni”

“La Regione dica se ha a disposizione i dati scientifici in possesso dell’amministrazione comunale di Bologna sul tema ‘Bologna città 30’ e contestati dalle associazioni di categoria”. A chiederlo, con una interrogazione in commissione Territorio, è Fratelli d’Italia.

Fdi richiama anche un precedente atto ispettivo con il quale si chiedeva conto dei risultati dei tavoli di lavoro e dei confronti avviati su “Bologna città 30” e del trasporto pubblico locale. Lo scorso febbraio, ricorda inoltre Fdi, “alcune associazioni di categoria, con un comunicato, hanno chiesto modifiche migliorative, lamentando che i dati scientifici, da queste fornite, non avrebbero valore per il sindaco, ovvero non sarebbero stati considerati, stante l’incontro  avvenuto tra le stesse associazioni e gli assessori comunali competenti”.

A rispondere è stato l’assessore alla Mobilità e ai trasporti. “I limiti di velocità restano nella completa competenza dell’amministrazione comunale che ha avviato un percorso di concertazione concretizzatosi anche con un accordo per il potenziamento del trasporto pubblico locale. Per quanto riguarda le contestazioni delle categorie produttive, come quella dei taxisti, la Regione pone grande attenzione su questo tema. Ad oggi la città di Bologna è caratterizzata dalla presenza di numerosi cantieri che hanno prodotto deviazioni e disagi: con il Comune siamo impegnati in una valutazione per supportare, anche economicamente, le conseguenti modifiche al trasporto pubblico locale”.

Il gruppo Fdi si è dichiarato insoddisfatto della risposta. “La risposta conferma che c’è una competenza regionale su questi temi: i disagi si stanno ripercuotendo su tutta la cintura bolognese e sulla provincia e un impegno della Regione deve necessariamente esserci. Prendiamo atto dell’attenzione verso la categoria dei taxisti ma non capiamo come questo supporto possa sostanziarsi. I dati inoltre non sono stati resi noti e attualmente non sono confrontabili. La città di Bologna è paralizzata e auspichiamo che la Regione intervenga per porre rimedio a questa situazione che deriva da una scelta politica opinabile. Sul progetto ‘Bologna città 30′ ricordiamo che è in corso la valutazione per l’ammissione del quesito al referendum. E’ stata inoltre fissata per il 23 ottobre l’udienza di merito dinanzi al Tar (a seguito del ricorso promosso da due tassisti, ndr)”.

(Brigida Miranda)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

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