Assemblea

Mobilità Bologna. Gibertoni (Misto): “fare luce sul bando per il piano sosta che ha escluso Tper”

La capogruppo ricorda la vicenda del bando che ha portato all’esclusione dell’azienda che gestisce il servizio dal 2014 per ciò che riguarda le attività del piano sosta e delle attività complementari alla mobilità del Comune di Bologna e chiede tutele per i lavoratori

Fare luce su un bando che sta suscitando numerose polemiche ma soprattutto che potrebbe mettere in pericolo il lavoro di molte persone. E’ l’allarme che lancia Giulia Gibertoni (Gruppo misto) con un’interrogazione alla Giunta regionale sulla recente gara del Comune di Bologna per l’affidamento in concessione delle operazioni di gestione e accertamento della sosta, rilascio contrassegni per mobilità sostenibile e servizi/attività inerenti alla mobilità ciclistica. A seguito della chiusura delle procedure per un bando del valore di quasi 79 milioni di euro, nello scorso 2 dicembre è stata la stessa Tper a segnalare pubblicamente l’esclusione dalla gara, preannunciando specifico ricorso al Tar. In risposta alle affermazioni dell’azienda che gestisce la sosta e i servizi complementari allo sviluppo della mobilità nel Comune di Bologna dal 2014, l’agenzia SRM – Reti e Mobilità (società per la mobilità ed il trasporto pubblico locale del Comune e della Città metropolitana di Bologna che ha indetto il bando, ndr) ha motivato l’esclusione di Tper con la mancanza di due file (documenti) nella domanda di partecipazione. Stante la situazione creatasi, per altro non nuova, dal momento che Tper in altre occasioni ha avuto problemi in gare pubbliche, Giulia Gibertoni chiede alla Giunta di assumere maggiori informazioni sulle circostanze che hanno provocato l’esclusione della partecipazione di TPER dal suddetto bando di gara, valutando, nel caso emergessero gravi inadempienze e incapacità, provvedimenti nei confronti dei dirigenti responsabili”. Oltre a ciò la consigliera sollecita il Comune di Bologna e “tutte le parti sociali coinvolte, a far applicare a SRM (quale stazione appaltante) il diritto di revoca del bando, riproponendolo in un clima meno avvelenato da accuse reciproche e riaggiornandolo in vista della gara del TPL che si terrà nel 2024”. In caso poi di esclusione definitiva di Tper da questo bando, Gibertoni chiede poi “se sia confermato, quale soggetto vincitore, l’associazione temporanea d’imprese ABACO, formata dalla società multiservizi di Padova, SCT di Albenga e da Engie Italia, colosso mondiale di produzione dell’energia che già sta tentando di entrare nel settore trasporti pubblici locali in regione Toscana con la società RATP”. In via più generale, infine, la capogruppo chiede quali potrebbero essere le conseguenze per i lavoratori di questo cambiamento da una società interamente pubblica ad una privata che agisce secondo logiche di profitto e massima riduzione dei costi “e se la clausola sociale sia sufficiente a garantire i dipendenti, sia sotto il profilo dei livelli occupazionali e retributivi, sia sotto l’aspetto dei diritti”. “

Assemblea