La Regione riferisca su quali azioni ha promosso per la messa in sicurezza della strada provinciale Fondo Valle Savena a Loiano, nel bolognese, interrotta da una frana il 1° marzo scorso. Lo chiede con un’interrogazione Marco Mastacchi (Rete Civica) che sottolinea come, per la criticità in atto, “si stima una spesa di oltre 400mila euro”.
“Queste risorse -ha evidenziato il consigliere- probabilmente si potevano contenere con un’adeguata manutenzione ordinaria del territorio. Occorre agire in tempi rapidi, vista l’importanza che tale infrastruttura riveste per i cittadini e per le imprese del luogo, al fine di agevolare e rendere più fluido il traffico di scambio tra le due valli del Savena e del Reno e puntare ad accrescere la sicurezza stradale sul nostro Appennino per scongiurare il rischio di isolamento dei suoi abitanti e delle sue imprese”.
“La strada provinciale -ha infine ricordato Mastacchi- di competenza della Città Metropolitana di Bologna, è stata chiusa al transito da via dei Mulini, dall’intersezione con via Orioli, fino all’ingresso del corsello che conduce al canile intercomunale Savena e il traffico da Bologna verso Pianoro è stato deviato su via Monzuno-Brento oppure sulla strada statale 65 Futa, mentre il traffico da Loiano è deviato su via Orioli-Anconella. Sulla Valle del Reno esistono diverse criticità che rendono la viabilità un percorso a ostacoli. Per queste zone l’accessibilità è sinonimo di vivibilità, oltre che condizione indispensabile per uno sviluppo territoriale e per garantire collegamenti più sicuri ed efficienti in Appennino. Inoltre, per i pendolari che dai comuni di Monghidoro, Loiano e Monzuno si recano a lavorare nelle zone est della Città Metropolitana (Pianoro, San Rufillo, San Lazzaro) questa situazione incide pesantemente sulla loro mobilità, in quanto si tratta di zone difficili da raggiungere e lontane dai grandi centri abitati”.
(Lucia Paci)
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