Infrastrutture e trasporti

Gibertoni (Misto): tutelare pedoni e ciclisti dall’incidentalità dell’angolo cieco

Nell’atto di indirizzo la capogruppo sollecita l’avvio di un’interlocuzione con le associazioni di categoria del trasporto merci su gomma

“Avviare, inizialmente anche su base volontaria, un dialogo con i rappresentanti di categoria, al fine di individuare una linea di azione efficace e sostenibile che possa tutelare i soggetti fragili, in particolare pedoni e ciclisti, in special modo nelle aree urbane del nostro territorio regionale, dagli effetti critici derivanti dalla circolazione di categorie di veicoli interessati dall’incidentalità dell’angolo cieco”. Questa la sollecitazione che Giulia Gibertoni (Misto) consegna alla giunta regionale in tema di circolazione stradale, soprattutto nelle aree urbane.

Con un atto ispettivo in cui ricorda la normativa europea al fine di “proteggere meglio gli utenti vulnerabili della strada ed evitare decessi e lesioni per ciclisti e pedoni” e le svariate esperienze europee in tema, non ultima la deliberazione del Comune di Milano che ha stabilito il divieto di accesso a veicoli “non dotati di sistemi avanzati capaci di rilevare la presenza di pedoni e ciclisti situati in prossimità della parte anteriore del veicolo o sul lato del marciapiede e di emettere un segnale di allerta, nonché privi di adesivo di segnalazione della presenza dell’angolo cieco, al fine di evitare la collisione”, la consigliera sottolinea come a oggi l’angolo cieco sia “causa, mediamente, di circa duecento decessi ogni anno, un numero elevato soprattutto se rapportato ai morti totali sulle strade, che, nel 2022, sono stati 3.159, quindi pari al sei per cento di questo totale”.

Stante la situazione descritta, Giulia Gibertoni chiede all’esecutivo regionale un passaggio simile anche in conferenza Stato-Regioni: l’obiettivo è facilitare gli interventi delle amministrazioni locali in materia “tutelando già da subito pedoni e ciclisti e mirando a diminuire l’incidentalità dell’angolo cieco e le sue devastanti conseguenze, senza dovere aspettare la completa sostituzione del parco circolante come prevedrebbe di fatto il Regolamento UE che si applicherà da luglio 2024 solo ai veicoli pesanti di nuova immatricolazione”.

(Luca Boccaletti)

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