“La cancellazione dell’accordo tra Fiab e Trenitalia che prevedeva un abbonamento annuale per il trasporto della bici sui treni regionali al costo di 122 euro, non implica solo un esborso economico decisamente insostenibile per gli studenti e i lavoratori, ma va decisamente contro la direzione perseguita in questi anni dalle politiche regionali”.
È quanto sostengono Antonio Mumolo e Silvia Prodi (Pd) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale per sapere se “non intenda essa stessa proporre ai gestori del servizio ferroviario un accordo simile a quello preesistente, eventualmente coordinandosi con le altre Regioni italiane affinché ovunque possano valere le stesse modalità di trasporto a prezzi fra loro omogenei”.
Da anni – ricordano i due esponenti del Pd – “la Regione incentiva la mobilità sostenibile, sia attraverso iniziative legate all’uso condiviso dei mezzi, sia soprattutto cercando di rendere più appetibile economicamente e logisticamente l’utilizzo di treni e bus”. E nell’ottica del risparmio economico e della tutela ambientale, “sono stati avviati molti progetti di integrazione fra mobilità pubblica ed utilizzo della bicicletta, per rendere sempre più fruibile questa modalità negli spostamenti casa-lavoro”. Di qui la richiesta alla Giunta di sostenere il rinnovo dell’accordo la cui cancellazione – sottolineano Mumolo e Prodi – “comporta un esborso di ulteriori 3,5 euro a tratta per i pendolari che vorranno continuare a portare con sé la bicicletta”.
(is)