“Quali le soluzioni per destinare una sede operativa alla Protezione civile, alla Croce rossa e ai Vigili del fuoco di Finale Emilia (Mo)” e come si intende procedere “per accertare le responsabilità per la realizzazione di un progetto non utilizzabile, per l’inevitabile aggravio di costi e allungamento dei tempi, nonché per lo spreco di preziose risorse pubbliche?”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è Piergiovanni Alleva (AltraER).
“Il nuovo centro della Protezione civile- sottolinea il consigliere- del comune di Finale Emilia (destinato a sede della Protezione civile, della Croce rossa e dei Vigili del fuoco), commissionato dalla Regione Emilia-Romagna, risulta, da una dettagliata relazione della Croce rossa, non idoneo ad ospitare le associazioni che in caso di emergenza e calamità devono garantire la massima operatività. La Croce rossa ha evidenziato numerose carenze dell’immobile, in particolare una insufficiente capienza ad ospitare i mezzi in uso alle associazioni, da cui consegue una incapacità a far fronte in caso di emergenza ad una pronta organizzazione e ad una rapida partenza dei mezzi”.
“Il progetto della costruzione della sede della Protezione civile di Finale Emilia- conclude Alleva- era in partenza da realizzare in 100 giorni, con inizio lavori 27 agosto 2014, e per il quale era previsto un costo di 2.141.000 euro, ma appunto rimane aperto il problema dell’inutilizzabilità degli spazi”.
(cr)