Approvata con il sì di Partito democratico, Sinistra italiana e Misto Mdp (Lega Nord astenuta e voto contrario di Movimento 5 stelle) la risoluzione presentata da Gianluigi Molinari (Pd) in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, per sollecitare “l’adozione di soluzioni utili affinché gli enti provinciali siano messi nella condizione di ottemperare ai compiti istituzionali, assicurando servizi fondamentali per la comunità e garantendo il pagamento degli stipendi ai propri dipendenti”.
“A oggi la mancata abolizione delle Province ci ha portato ad una riflessione amministrativa sul loro futuro”, spiega Molinari nella commissione presieduta da Massimiliano Pompignoli. “Si tratta di enti che da un lato risultano svuotati dei loro contenuti, ma di fatto sono esistenti. Ora, le loro funzioni amministrative e risorse finanziarie risultano compromesse e si trovano a gestire con difficoltà i servizi di propria competenza ai cittadini”.
Come specificato nell’atto, la situazione finanziaria delle Province è all’attenzione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, e, grazie all’Unione delle Province italiane (Upi) sono state inserite nella manovra correttiva 2017 risorse aggiuntive che, però, non sarebbero sufficienti a colmare il disavanzo di 650 milioni di euro certificato dal ministero dell’Economia e delle finanze.
In commissione è stata discussa e respinta anche una risoluzione della Lega Nord, primo firmatario Massimiliano Pompignoli, “simile nelle conclusioni” ma “diversa nelle premesse” che sollecitava la stessa Giunta “a stanziare con urgenza le risorse necessarie alle Province per tornare ad assicurare lo svolgimento delle proprie funzioni e l’erogazione dei servizi ai cittadini” dopo “gli effetti devastanti della legge Delrio”.
Oltre a Pompignoli hanno sottoscritto la risoluzione e consiglieri Alan Fabbri, Fabio Rainieri, Matteo Rancan, Stefano Bargi, Gabriele Delmonte, Daniele Marchetti, Marco Pettazzoni, Andrea Liverani.
(Francesca Mezzadri)