Imprese lavoro e turismo

Lega: “Fare chiarezza su proroghe dei lavori per la nuova seggiovia in Appennino modenese”

L’impianto, finanziato dalla Regione con 1,8 milioni di euro, dovrebbe sostituire quello di Sant’Anna Pelago-Poggio Scorzatello. “Il sindaco ha rivelato che ci sarebbero stati lavori abusivi al rifugio di Sant’Anna”

La Lega chiede chiarezza sulle proroghe per realizzare la nuova seggiovia che dovrebbe sostituire quella Sant’Anna Pelago-Poggio Scorzatello, nel Modenese. E lo chiede alla luce delle rivelazioni del sindaco di Pievepelago che ha rivelato che l’ampliamento del rifugio Sant’Anna di Poggio Scorzatello sarebbe stato realizzato in modo abusivo.

In un’interrogazione dei consiglieri della Lega, Stefano Bargi (primo firmatario) e Simone Pelloni, si chiede alla Regione “a chi siano imputabili le responsabilità di tale situazione e con quali tempi verrà sanata l’irregolarità”. Inoltre, Bargi vuole conoscere “se i costi per la realizzazione della nuova linea seggioviaria cresceranno e se la Regione intenda contribuirvi”.

Il consigliere del Carroccio si chiede se la rivelazione del sindaco “non contraddica le argomentazioni addotte dal Comune per la richiesta di proroga, più volte accolta dalla Regione, e se i ritardi per la realizzazione del nuovo impianto non siano quindi da attribuire all’abusivismo nell’ampliamento del rifugio di Poggio Scorzatello”.

Nel marzo del 2019, con una determina dirigenziale si concedeva un contributo di 1,8 milioni di euro per la nuova seggiovia (la vecchia era di proprietà comunale). Nel giugno 2021, veniva concessa una proroga di sei mesi con il termine dei lavori posto a luglio del 2022, a causa dei ritardi dovuti all’emergenza pandemica. Ma il 5 gennaio, secondo quanto riportato dalla stampa, è emerso che i lavori per il rifugio Sant’Anna di Poggio Scorzatello sarebbero abusivi. Il sindaco, afferma Pelloni, ha detto che l’impianto deve ancora essere collaudato e “per individuare un gestore di lungo periodo bisognerà potergli dare anche l’utilizzo di un rifugio con bagni regolari: sono questi l’oggetto dell’ampliamento fatto senza autorizzazione”.

(Gianfranco Salvatori)

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