Ambiente e territorio

Piccinini (M5s): “Poca neve, ripensare l’offerta turistica in montagna”

“La giunta indichi una strategia per fronteggiare la crisi. Un ordine del giorno approvato a dicembre promuove lo sci d’erba. No ai cannoni sparaneve, a forte impatto ambientale”

La Regione indichi quale “strategia intenda perseguire e quali misure intenda proporre per individuare soluzioni, nell’immediato e in prospettiva, per fronteggiare la crisi determinata dalla carenza di neve nel nostro Appennino”.

È la richiesta di Silvia Piccinini, capogruppo del Movimento 5 stelle. Nell’interrogazione, la consigliera ritiene che si debba affrontare “in maniera strutturale il problema dell’aumento delle temperature che dovrebbe portare a un serio ripensamento dell’offerta turistica del nostro appennino e non a soluzioni tampone ambientalmente insostenibili”. Infatti, secondo la consigliera pentastellata, non è “accettabile la paventata ipotesi di sostenere con risorse pubbliche strumentazioni per l’innevamento forzato delle piste ad alte temperature, quali i cannoni hi-tech, che comportano un forte impatto ambientale, anche in ragione dell’elevato consumo idrico ed energetico”.

La carenza di neve, dovuta soprattutto al cambiamento climatico, porta a un ripensamento del turismo e va in questa direzione – ricorda la consigliera – un ordine del giorno approvato il 21 dicembre scorso che impegna la giunta a “promuovere la pratica dello sci su erba nel territorio regionale, attraverso il confronto con gli Enti Locali, le organizzazioni di categoria e la Federazione Italiana Sport Invernali” e nel bilancio 2023-2025 stanzia 50mila euro per ogni anno. In regione, conclude Piccinini “sono operativi centri e piste per lo sci d’erba, come nel caso di Gaggio Montano, nell’Appennino bolognese, o di Schia, nel comune di Tizzano Val Parma, che potrebbero essere ulteriormente potenziati”.

(Gianfranco Salvatori)

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