Quest’anno l’Assemblea legislativa, in occasione della “Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid”, ha inaugurato la mostra “Il respiro trattenuto 2.0. Quasi fuori dal tunnel″ (curata da Gabriele Fiolo) che sarà esposta fino a lunedì 4 aprile.
Testimoni oculari di quanto accaduto dal 18 marzo 2020, tredici fotografi professionisti hanno documentato, attraverso i loro scatti, le varie fasi dell’emergenza sanitaria. Un centinaio di fotografie che raccontano “un prima e un dopo”, dalle prime fasi dell’emergenza al ritorno di una quasi normalità, per riprendere le parole del titolo della mostra, attraverso la trasformazione della pandemia nel corso dei mesi.
La presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti ha incontrato alcuni dei fotografi che espongono i loro scatti – Gabriele Fiolo, Alessandro Ruggeri, Paolo Righi, Massimiliano Donati, Marika Puicher e Michele Nucci – per una visita guidata alla mostra e per un ringraziamento, anche a nome del Consiglio regionale, per aver saputo raccontare le varie fasi della pandemia attraverso le immagini. All’incontro ha partecipato anche la consigliera Marilena Pillati.
“Guardare l’aumento dei contagi che ci consegna la giornata di ieri, 4.295 in più rispetto al giorno precedente, otto morti e l’aumento della percentuale di tamponi positivi, ci fa capire che non è ancora arrivato il momento di abbassare il livello di allerta e che è necessario lo sforzo di tutti per garantire l’uscita dalla pandemia e continuare a tutelare i soggetti più fragili. In termini di vaccinazioni, l’Emilia-Romagna è sicuramente una regione virtuosa: i dati ci indicano una chiara fiducia dei cittadini nei confronti della scienza e delle scelte comuni” ha sottolineato la presidente.
“Dobbiamo cercare di percorrere l’ultimo tratto in sicurezza -ha commentato- e queste immagini devono essere un monito per proseguire e farci riflettere, ricordare cosa è stata, ed è ancora, la pandemia. Scatti che raccontano il cambiamento e la sofferenza vissuta in questi due anni, che ci invitano a fare memoria di una pagina che ha segnato profondamente la nostra società ed il nostro modo di vivere, che ha messo a dura prova la comunità internazionale e portato via persone a noi care. Ricordare quanto è accaduto, le situazioni, i sentimenti dei cittadini, la complessità e l’evoluzione in breve tempo, è l’obiettivo di questa iniziativa che l’Assemblea ha voluto accogliere per non dimenticare”.
“La diffusione della pandemia, inoltre, -evidenzia Emma Petitti- ha mostrato l’importanza della difesa della salute, della scienza, della ricerca, la responsabilità e il sacrificio dei medici e operatori sanitari che hanno messo a repentaglio la loro vita per permetterci di uscire dall’emergenza, che con coraggio e professionalità hanno combattuto una battaglia contro un nemico invisibile, simboli di un’umanità che non si arrende. Il progetto esposto qui in Assemblea lo esprime e lo documenta nelle prime fasi, per poi passare alla ripartenza, alla campagna vaccinale, fino alla fotografia della situazione attuale”.
“Un messaggio universale -conclude la presidente Petitti- sulla voglia di reagire e di ripartire che servirà alle nuove generazioni per comprendere il valore del rispetto degli altri, il senso di comunità e le responsabilità che abbiamo nei confronti del prossimo. Consapevoli che le nostre vite non saranno più le stesse, nella speranza che la normalizzazione del virus possa avvenire quanto prima possibile”.