Il possibile inserimento dell’Emilia-Romagna, da parte del Governo, nella Carta delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) a ospitare il primo deposito italiano per le scorie nucleari, è oggetto di una risoluzione all’Assemblea legislativa presentata da Gian Luca Sassi (M5s).
In questi giorni, evidenzia il consigliere, “la Carta verrebbe consegnata ai ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, stando a notizie provenienti dall’Istituto superiore per la protezione ambientale (Ispra), che il 17 giugno scorso ha ricevuto la mappa da Sogin, la società di Stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari e della gestione dei rifiuti radioattivi in Italia”.
Considerato che “esiste un’ipotesi alternativa di stoccaggio in strutture gestite a livello comunitarioper i rifiuti nucleari ad alta radioattività, vista la scarsa quantità di tali rifiuti prodotti in Italia, che non giustificherebbe, dal punto di vista tecnico ed economico, un deposito nazionale”, Sassi chiede alla Giunta regionale “di attivarsi nei confronti del Governo affinché sia scongiurata l’individuazione nel territorio regionale di siti idonei ad ospitare il deposito nazionale di rifiuti radioattivi”.
(Tutti gli atti consiliari – interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(lg)