L’Assemblea legislativa ha approvato, con il sì di Pd, Sel e Ln, l’astensione di M5s, Fi e AltraER e il no di Fdi-An, il progetto di legge di iniziativa della Giunta che prevede misure finanziarie urgenti da assumere entro il 2016.
Misure finanziarie per 9,4 milioni di euro: 200.000 euro per l’azione di risarcimento o di tutela legale dei risparmiatori danneggiati dalla crisi finanziaria in cui sono incorse le banche, 3,8 milioni di euro per il personale di polizia provinciale che, a seguito della riforma dell’assetto istituzionale regionale, non è stato trasferito alla Regione e 5,4 milioni di euro per far fronte alle spese connesse al personale regionale che permane nelle sedi provinciali.
“La delibera- ha spiegato il relatore di maggioranza Roberto Poli (Pd)– va a modificare la cosiddetta ‘assistenza legale’ con la più corretta ‘azione risarcitoria o di tutela legale’, per armonizzare la normativa al mutato quadro giuridico e va a incentivare l’intervento, a sostegno degli obbligazionisti, delle associazioni dei consumatori e degli utenti”. La delibera prevede inoltre, a seguito del processo di riordino istituzionale, “il trasferimento di risorse alla Città metropolitana di Bologna, alle Province e alle Unioni di Comuni per far fronte alle spese di funzionamento e alle spese per l’esercizio della vigilanza”. E, ha evidenziato in conclusione il consigliere, “assegna risorse per l’attuazione di progetti e attività di interesse culturale per i territori”.
“Un iter rapido- è intervenuto il relatore di minoranza Gabriele Delmonte (Ln)– per una variazione di bilancio consistente: 200.000 euro per i rimborsi spese legali per gli obbligazionisti truffati, in particolare della banca Carife, quasi 4 milioni di euro per dare continuità alla funzione di vigilanza del territorio e fondi per il personale delle Province in questo momento di transizione”.
“Se tagliare i costi della politica significa aumentare la cooptazione delle persone non sono d’accordo”, ha sottolineato Tommaso Foti (Fdi-An).
“La storia delle Province abolite- ha specificato il consigliere- “e con esse i loro costi trova continue smentite”. Due erano le ipotesi, ha aggiunto, “o tagliare le Province o tagliare le Regioni: le Province rimangono ma con un altro nome, le Regioni rimangono ma con meno funzioni. Un capolavoro di sperpero travestito da grande risparmio”. Dico no, ha poi rimarcato, “a questo provvedimento sul piano politico, che cerca di mettere una foglia di fico sulle indecenze del governo centrale”.
“Quando parliamo di banche- ha poi evidenziato Andrea Bertani (M5s)– dobbiamo pensare cosa non ha funzionato, in particolare per quanto concerne i controlli, va ripensata la governance, oggi siamo qui a mettere delle toppe”. Sui fondi alle polizie locali ha rimarcato che “i controlli ambientali devono essere in capo alla Regione”.
“Una misura- ha detto Galeazzo Bignami (Fi)– che tenta di porre rimedio ai danni nazionali”.
“Piena soddisfazione- è infine intervenuto l’assessore al Bilancio Emma Petitti– per l’approvazione di due misure importanti per il territorio, sia riguardo al tema della tutela dei cittadini vittime delle crisi bancarie che così fortemente ha interessato il territorio dell’Emilia-Romagna sia riguardo alla piena realizzazione della riforma del sistema delle autonomie perseguito con la legge 13. Con questo provvedimento garantiamo la piena funzionalità della polizia provinciale, misura fortemente richiesta dagli enti locali”.
(Cristian Casali)