Ambiente e territorio

Ok in Aula a risoluzione Lega-Pd contro etichettatura alimenti chiesta da Paesi nord Europa

Lega: “Vino rosso e parmigiano risulterebbero penalizzati in Europa”. Pd: “Meccanismo di etichettatura che non ha niente a che fare con sostenibilità, ambiente, qualità e salute. Concorrenza sleale”

Sì da tutti i gruppi in Aula alla risoluzione firmata da Lega e Partito democratico che chiede alla Giunta di attivarsi per evitare che alcuni prodotti italiani risultino penalizzati da sistemi di etichettatura europei.

“Il piano d’azione dell’Unione europea per migliorare la salute dei cittadini che prevede questa etichettatura – spiega Fabio Rainieri (Lega), – dovrebbe disincentivare il consumo di prodotti ritenuti a rischio cancerogeno. Fra questi prodotti figurano però molti alimenti italiani cDop, come il vino del nostro territorio, gli insaccati, il Parmigiano Reggiano. Chiediamo quindi l’impegno da parte della Giunta di farsi portatrice nei confronti del governo affinché non siano previste misure penalizzanti, ma al contrario vengano maggiormente diffuse informazioni su genuinità e salubrità del consumo in dosi adeguate e in diete equilibrate di produzioni di eccellenza presenti in Emilia-Romagna”.

“Si tratta di un meccanismo di etichettatura studiato da alcuni paesi del Nord Europa che non ha niente a che fare con sostenibilità, ambiente, qualità e salute, valori che condividiamo anche noi- spiega in dettaglio la consigliera Palma Costi (Partito democratico)-. Con questo sistema a semaforo basato su un algoritmo poco chiaro, alcuni prodotti verrebbero infatti penalizzati con un bollino rosso. Ma- continua Costi- si tratta di regole basate su una concorrenza sleale perché a risultare avvantaggiata sarebbe la grande produzione industriale. L’Italia, che è caratterizzata da una produzione agricola di alta qualità dove sono occupati molti lavoratori, propone da diversi anni il modello della dieta mediterranea che prevede il consumo di tutti gli alimenti in dosi equilibrate. Nella risoluzione chiediamo quindi di sostenere il modello italiano di etichettatura, basato su diversi parametri, già appoggiato da altri 7 Paesi membri, e inserito anche nello stesso Piano europeo di prevenzione contro il cancro, per una battaglia a favore di alimenti della tradizione enogastronomica di qualità”.

Sì alla risoluzione anche da Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia): “L’Unione europea deve occuparsi di cose serie e non di etichette ingannevoli. Ad uccidere sono i tagli alla sanità fatti dall’Italia per ottemperare agli obiettivi di Bruxelles. Non si può scaricare l’assenza di prevenzione sugli allevatori”.

Voto favorevole anche da parte di Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle): “Non possiamo però nascondere il fatto che gli allevamenti intensivi hanno un forte impatto sull’ambiente. L’elevato consumo di carne è un tema che il M5s vuole affrontare nel parlare di sviluppo sostenibile”.

“Il richiamo alla dieta mediterranea mi trova d’accordo- aggiunge la consigliera di Europa Verde, Silvia Zamboni– è ridicolo pensare che l’olio extravergine d’oliva e il Parmigiano siano considerati alimenti dannosi per la salute”. Secondo la consigliera bisognerebbe invece lavorare su un “sistema di etichettatura degli alimenti dove sia possibile avere indicazioni sulla tipologia di allevamento da cui proviene la carne. Come Europa Verde siamo interessati all’impatto ambientale degli allevamenti sia per il benessere animale che per la salute dei cittadini”.

Sì alla risoluzione anche da Igor Taruffi (ER Coraggiosa).

Favorevole, infine, Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia): “I nostri alimenti hanno qualità certificata con Igp e Dop. Sostengo la libertà di ognuno di noi di alimentarsi come crede. Difendo anche le nostre produzioni”.

(Francesca Mezzadri)

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