Domenica 12 ottobre si svolgerà la Marcia PerugiAssisi della Pace e della Fraternità all’insegna del motto “Imagine all the people”. Per l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ci sarà il presidente Maurizio Fabbri, che spiega: “La Marcia PerugiAssisi, oggi più che mai, non è soltanto un rito civile ma un atto di resistenza morale. In un tempo in cui sembra prevalere la legge del più forte, la voce di chi continua a credere nella pace è indispensabile. Non possiamo cedere all’idea che la guerra sia un destino inevitabile né al cinismo di chi pensa che la convivenza fra i popoli sia un’utopia ormai superata. È proprio ora, quando tutto sembra spingere nella direzione opposta, che bisogna camminare insieme per la pace”.
Alla manifestazione sono attese decine di migliaia di cittadini, scuole, associazioni ed Enti Locali di tante città italiane. L’iniziativa è stata anticipata da una serie di eventi che, a partire dal 9 ottobre, hanno trasformato Perugia in un grande “Cantiere della Pace”. Una delle attività previste, la cosiddetta “Assemblea dell’Onu dei Popoli”, vedrà intervenire 130 rappresentanti di movimenti, associazioni, gruppi, sindacati, organizzazioni non governative, network e istituzioni nazionali e internazionali, giornalisti, enti locali, media, forze politiche, università e centri di ricerca provenienti da 35 paesi accomunati dalla voglia di costruire un’alternativa a un mondo che sembra andare verso la distruzione del diritto internazionale democratico.
“L’Emilia-Romagna ha sempre posto la pace, la cooperazione e la solidarietà internazionale al centro della propria identità istituzionale” continua Fabbri. “La nostra Regione è terra di accoglienza e di dialogo e continua a credere che la giustizia, la libertà e la dignità umana siano le fondamenta irrinunciabili di ogni società democratica. Come Assemblea legislativa siamo impegnati ogni giorno nel costruire ponti con le nuove generazioni”.
Il 12 ottobre, inoltre, giorno della Marcia per la pace, sul percorso dei marciatori sarà srotolata una bandiera della pace lunga 130 metri realizzata da oltre mille fra bambini e persone fragili. La presenza dei giovani è da sempre, infatti, un aspetto importante della marcia, come ricorda il presidente Fabbri: “Domenica camminerò accanto ai ragazzi e alle ragazze delle scuole di Bologna e dell’Emilia-Romagna, alle loro famiglie e agli insegnanti. Perché la pace si costruisce prima di tutto con l’educazione, con la conoscenza, con la capacità di mettersi nei panni dell’altro. È un cammino lungo, faticoso, ma necessario. Ci preoccupa la corsa al riarmo che torna ad affacciarsi nel dibattito pubblico europeo, come se la sicurezza potesse costruirsi con nuovi arsenali anziché con nuovi diritti. Ma la storia ci insegna che la pace non è mai un’eredità garantita: è un cammino quotidiano, una scelta da rinnovare ogni giorno”.



