“Confermare l’opportunità della solidarietà istituzionale espressa a Francesca Albanese nell’ambito dei lavori della V Commissione assembleare, dopo le gravi affermazioni di cui si è resa protagonista soprattutto negli ultimi mesi”.
Con questo invito i consiglieri di Fratelli d’Italia Ferdinando Pulitano (primo firmatario) e Annalisa Arletti interpellano la giunta sulle dichiarazioni espresse dalla relatrice speciale delle Nazioni Unite Francesca Albanese sui territori palestinesi occupati dal 2022.
In particolare i consiglieri ricordano il recente rapporto presentato da Francesca Albanese intitolato “From the Economy of Occupation to the Economy of Genocide” dove, secondo gli esponenti di Fratelli d’Italia “si riscrive radicalmente la storia della nascita di Israele, reinterpretandola secondo uno schema ideologico che mira a minare la stessa legittimità dello Stato ebraico”.
Ricordando ancora come il report di Francesca Albanese “non contiene alcuna menzione del terribile massacro del 7 ottobre 2023 compiuto da Hamas contro civili israeliani inermi, donne e bambini”, Pulitanò e Arletti definiscono “rimozione” tale “dettaglio non trascurabile” e giudicano anche il lessico impiegato nel documento come “militante, non giuridico e con espressioni gravi, usate in assenza di confronto dialettico o contraddittorio e spesso senza un adeguato fondamento nel diritto internazionale positivo”.
Rimarcando, infine, come le posizioni di Albanese abbiano suscitato condanne in svariati contesti internazionali, i due consiglieri ricordano la recente discussione di una risoluzione nella commissione assembleare Giovani, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità in cui si impegnava la giunta regionale a esprimere solidarietà e sostegno istituzionale alla relatrice speciale ONU, “presentata da una nutrita schiera di consiglieri di maggioranza dei gruppi Pd, AVS e Movimento 5 Stelle”.
A fronte dell’approvazione dell’atto di indirizzo politico e sulla base delle valutazioni sull’operato di Francesca Albanese, Pulitanò e Arletti traggono quindi il proprio atto ispettivo chiedendo all’esecutivo regionale uno specifico giudizio “sulle dichiarazioni spesso prive di fondamento storico e sicuramente macchiate di forte ideologia” rilasciate dalla giurista in quest’ultimo periodo.
(Luca Boccaletti)