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Pandemia, Ucraina, svolta green: 300 giornalisti interrogano l’Europa

Concluso il ciclo di seminari di formazione promossi dall’Assemblea legislativa per conoscere i cambiamenti in atto che determineranno l’Europa del futuro: 300 partecipanti, 17 relatori.

Si è concluso “Europa tra Next Generation EU, Green Deal e rivoluzione digitale. Un futuro tutto da scrivere”, il ciclo di incontri di formazione professionale continua dell’Ordine dei giornalisti organizzati dal Servizio informazione e comunicazione istituzionale insieme all’Ufficio Europe direct dell’Assemblea legislativa e in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna. Tre seminari, fruibili contemporaneamente sia in presenza sia online da tutta Italia, per analizzare e capire l’Europa del futuro che si sono tenuti nella sede dell’Assemblea legislativa e che hanno fatto registrare il tutto esaurito (300 partecipanti).

Gli eventi formativi sono stati l’occasione per mettere in contatto gli operatori dell’informazione con i vertici del Parlamento e della Commissione europea, in un dialogo arricchito anche dalla presenza di docenti dell’Università di Bologna e giornalisti esperti di politica estera e tematiche europee (17 i relatori).

“Un progetto – come ha sottolineato la presidente dell’Assemblea Emma Petitti nell’intervento inaugurale – che ha l’ambizione di far dialogare il mondo dell’informazione con i protagonisti della politica europea, al fine di approfondire temi cruciali per il futuro prossimo di tutti noi”.

Nel primo appuntamento, dello scorso febbraio, si sono esaminati i principali cambiamenti determinati dalla pandemia e le misure adottate nel periodo post pandemico. Nelle “istruzioni per l’uso” del primo incontro, al quale hanno partecipato Carlo Corazza (direttore del Parlamento europeo in Italia) e Massimo Gaudina (capo rappresentanza della Commissione europea a Milano), si sono approfonditi i nuovi ruoli richiesti a Parlamento e Commissione senza dimenticare le criticità e contraddizioni che ancora permeano la comune casa europea. Fra i case history segnalati, la consigliera regionale con delega agli Affari europei Lia Montalti ha illustrato i risultati dei progetti europei attuati in Emilia-Romagna, una delle Regioni più europeiste del nostro Paese.

Nel secondo appuntamento, la guerra in Ucraina ha polarizzato le relazioni e gli interventi. Infatti, l’excursus geopolitico sull’Europa ha finito per sovrapporsi all’analisi della guerra in corso nelle riflessioni dei funzionari europei Antonio Parenti e Maurizio Molinari, della docente Sonia Lucarelli (coordinatrice del corso di laurea magistrale sull’Europa dell’est) e dell’ex vicedirettore del Resto del Carlino Massimo Gagliardi. Quest’ultimo, parlando dei “campioni che mancano all’Europa”, ha enucleato le ambiguità che hanno accompagnato la costruzione dell’Unione europea e che sono venute a galla con la crisi Ucraina.

Nel terzo e conclusivo appuntamento, di venerdì 22 aprile, si sono esaminati i pilastri del nuovo modello di sviluppo europeo. Infatti, con i programmi messi in campo per uscire dalla crisi generata dal coronavirus si propone non tanto e non solo una svolta “verde” per la tutela del nostro ambiente, ma, attraverso le nuove frontiere offerte dal digitale e dai modi di produzione e consumo sostenibili, si prospetta un nuovo modello di società che abbisogna di basi condivise per essere coeso e partecipato. A un focus sui dossier ecologici e sulle ricadute economiche e sociali della svolta green, effettuato dalla vicepresidente dell’Assemblea legislativa Silvia Zamboni, hanno fatto seguito analisi dei vari filoni di intervento: dal Green Deal europeo alla transizione digitale passando per i nuovi modelli di coesione sociale che andranno a toccare il nostro futuro immediato. In chiusura le relazioni di Luca De Carli (direzione generale per l’azione per il clima della Commissione europea), Fabrizio Spada (ufficio di Roma del Parlamento europeo) e dei docenti dell’Università di Bologna Maurizio Sobrero e Maurizio Gabbrielli.

(Luca Boccaletti)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 28 aprile 2022 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio

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