L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna si fa parte attiva nella rete internazionale delle competenze di genere promosse dalle università europee. Roberta Mori, presidente della commissione per le Pari opportunità e i diritti delle persone, partecipa in questi giorni al confronto internazionale in corso a Granada, in Spagna, nell’ambito del progetto europeo GRACE – Gender and Cultures of Equality in Europe. Progetto finanziato all’interno del programma europeo Horizon 2020, nel quale oltre alle Università di Bologna e Granada sono rappresentati gli atenei di Oviedo, CEU–Budapest, Utrecht, Hull, Lodz, e la Rutgers University (USA).

Diversi i temi affrontati: dalle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e i pregiudizi religiosi, alle manifestazioni di violenza e sfruttamento sino alle esperienze traumatiche delle donne nelle aree di conflitto e alla migrazione femminile. E in particolare un focus sulle pari opportunità nell’accesso all’educazione, al mercato del lavoro e nei percorsi di carriera. “Accanto alla produzione scientifica, questa rete di ricerca accademica orientata alla formazione di alte competenze si è allargata sino a comprendere altre istituzioni, associazioni e soprattutto imprese, pubbliche e private. –spiega la presidente Mori- Di fatto uno dei punti nevralgici del progetto europeo GRACE e dell’impegno che abbiamo assunto con il gruppo di studio dell’Università di Bologna è l’occupabilità, cioè la formazione e inserimento al lavoro di giovani competenti e sensibili alle tematiche dei diritti e della parità di genere, cittadine e cittadini del mondo portatori di valori democratici.” Agli incontri partecipano infatti employability mentor di aziende, società e associazioni, tra cui l’associazione bolognese Orlando.
L’impegno dell’Assemblea legislativa nella valorizzazione degli studi di genere è iniziato a seguito dell’approvazione della prima legge quadro regionale sulla parità e contro le discriminazioni di genere (L.r.6/2014), quando la norma è stata tradotta in inglese grazie alla collaborazione con Lilla Crisafulli, coordinatrice dei dottorati europei in studi di genere al dipartimento di Lingue e Culture moderne dell’Università di Bologna (traduzione inclusa nella pubblicazione bilingue “Emilia-Romagna è Donna/Emilia-Romagna, a Female Identity” disponibile anche on line). L’impegno si è poi consolidato con l’Accordo triennale sottoscritto nel 2016 tra lo stesso dipartimento e l’Assemblea, per “promuovere la conoscenza e la diffusione della legge regionale 6/2014 e per valorizzare gli studi di genere”. Tra gli specifici obiettivi della collaborazione, c’è quello di promuovere “tirocini formativi in Assemblea legislativa per dottorande e dottorandi iscritti al curriculum dottorale Edges (European PhD in Women’s and Gender Studies)”, favorendo anche la “possibilità che consiglieri regionali, con particolare riguardo ai componenti della commissione Parità, svolgano la funzione di Employability mentor per i dottorandi”. E proprio in questa veste, con il compito di valorizzare il percorso formativo già svolto nei mesi scorsi in Assemblea da due dottorande Edges, Roberta Mori è ospite alla Summer School organizzata quest’anno all’Università di Granada.
Grazie alla collaborazione tra la commissione assembleare e Alma Mater sono in corso altre traduzioni della legge quadro regionale 6/2014. Già pronta è quella in lingua spagnola, “Emilia-Romagna es Mujer”, realizzata dalla dottoranda Wilmarie Rosado Perez.
(Isabella Scandaletti)