Parità, diritti e partecipazione

Gibertoni (M5s) chiede certificato di parità retributiva tra donne e uomini nelle aziende: “Cominci la Regione”

“Agire nelle sedi di confronto tra Stato e Regioni” per introdurre l’obbligo a carico dei datori di lavoro

La differenza retributiva tra donne e uomini in Emilia-Romagna, che oscilla tra il 12% e il 20% a sfavore delle prime, è al centro di una risoluzione e di una interrogazione presentate in Regione da Giulia Gibertoni (Movimento 5 Stelle), che chiede alla Giunta di introdurre una certificazione a carico del datore di lavoro attestante la reale uguaglianza di retribuzione tra dipendenti uomini e donne, predisponendola da subito in Regione per i propri dipendenti.

La differenza salariale tra donne e uomini – si legge nei due atti depositati – ha ripercussioni molto forti, anche in prospettiva pensionistica, sia sulla qualità della vita delle donne sia sul tenore di vita delle famiglie.

Gibertoni, pertanto, chiede all’esecutivo regionale “di agire nelle sedi di confronto tra Stato e Regioni al fine di introdurre una maggiore trasparenza nei sistemi retributivi e una certificazione, a carico del datore di lavoro, in grado di attestare la reale uguaglianza di retribuzione tra dipendenti uomini e donne, predisponendola da subito in Regione per i propri dipendenti”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

(Luca Govoni)

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