Parità, diritti e partecipazione

Parità. Mori firma col Comune di Bologna l’accordo attuativo della legge anti discriminazioni

La presidente della commissione Assembleare apprezza “impegno sfidante” Palazzo D’Accursio. Tra i 21 punti: promozione della medicina di genere, accesso ai consultori, parità nelle nomine pubbliche

I documenti dell’accordo attuativo della legge anti discriminazioni

“Apprezzo la coraggiosa determinazione della Giunta bolognese di assumere, con questo Protocollo, un impegno sfidante. Sfidante rispetto ai tanti stereotipi fonte di discriminazioni e violenze, adeguato al superamento di quegli ostacoli alla parità che ancora oggi frenano il protagonismo delle donne”. Lo ha detto la presidente della Commissione per la parità e i diritti delle persone dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Roberta Mori firmando stamane in sala Rossa a Palazzo D’Accursio con l’assessora alle Pari opportunità del Comune di Bologna Susanna Zaccaria il Protocollo d’Intesa per l’attuazione della “Legge regionale per la parità e contro le discriminazioni di genere”.

Nei 21 punti dell’intesa sono ricompresi la promozione delle pari opportunità in tutti i campi della vita della comunità locale, il sostegno ai centri antiviolenza, la promozione della medicina di genere, l’adozione del codice di prevenzione per l’accoglienza sanitaria delle donne che hanno subito violenza. L’Emilia-Romagna è la prima Regione a legiferare su impulso della Convenzione di Istanbul. “Bologna è impegnata da molti anni su queste tematiche – sottolinea l’assessora Susanna Zaccaria – , ma la Legge quadro ci ha permesso di mettere a fuoco con la Regione i punti che possono ancora essere sviluppati rispetto agli impegni già assunti”.

Parità, diritti e partecipazione