Parità, diritti e partecipazione

Parità: presentato in commissione il premio Gender Equality and Diversity 2023

GED anche quest’anno è inserito all’interno del Premio innovatori responsabili 2023

A poche ore dall’apertura del bando per presentare le candidature (dal 1° giungo al 28 luglio) l’Assessorato allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali ha presentato alla commissione Parità e diritti, presieduta da Federico Amico, la IX edizione del Premio innovatori responsabili 2023, che annovera un riconoscimento alle migliori azioni positive per le pari opportunità.

Anche quest’anno il Premio conferma l’intento di valorizzare le migliori progettualità realizzate dal sistema produttivo, della formazione e della ricerca nel raggiungimento degli obiettivi strategici del “Patto per il lavoro e per il clima” e della “Strategia 2030” della Regione Emilia-Romagna, anche attraverso l’attuazione delle politiche di settore che li sostengono, in risposta alle nuove emergenze economiche e sociali determinate dalla crisi climatica e dall’aumento dei costi di energia e materie prime.

Nello specifico, il regolamento del Premio prevede che i progetti siano riconducibili ai 4 ambiti strategici del Patto: Regione della conoscenza e dei saperi, Regione della transizione ecologica, Regione dei diritti e dei doveri, Regione del lavoro, delle imprese e delle opportunità, per un bando che si riferisce a imprese di qualsiasi settore e dimensione, professionisti, istituti di istruzione superiore, fondazioni, istituti tecnici superiori, università ed enti di formazione.

Anche in questa edizione, poi, sono previsti premi speciali: il premio speciale “YOUZ”, che verrà assegnato alle iniziative che favoriscono l’attrazione e la valorizzazione dei talenti; il premio CER – comunità energetiche, ai sensi della L.R. 5/2022, per favorire la produzione, l’autoconsumo e la condivisione di energia rinnovabile attraverso la diffusione delle comunità energetiche rinnovabili; il premio GED, conferito alle migliori azioni positive per le pari opportunità che impattano sugli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

Il premio GED, che fa parte del Premio innovatori responsabili fin dal 2017, in attuazione della “legge quadro sulla parità e contro le discriminazioni di genere”, dall’anno scorso ricomprende anche uno specifico riferimento alle discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere.

Nella scorsa edizione, il Premio GED ha valorizzato progetti che hanno garantito il diritto allo studio a persone impossibilitate a fruire della didattica in presenza, per aver valorizzato il lavoro come leva di emancipazione della violenza subita e aver portato l’attenzione sull’importanza del rapporto vita/lavoro. Come nelle edizioni precedenti il bando prevede che il Premio GED venga assegnato dall’Assemblea legislativa attraverso la Commissione per la parità e per i diritti delle persone e a tal proposito nella Giuria del Premio parteciperà come invitato permanente un componente della commissione Parità.

Roberta Mori (Pd) ha sottolineato come il Premio GED “sia ancora di grande attualità per spingere ulteriormente sulla piena applicazione della legge. Un volta individuati i vincitori, poi, sollecito fin da subito la loro presentazione nella Conferenza delle elette per poter attuare pienamente un’azione di ‘contaminazione positiva’ verso tutte le amministrazioni comunali per attuare ancora più capillarmente gli obiettivi di parità e integrazione di genere”

(Luca Boccaletti)

Parità, diritti e partecipazione