La Regione Emilia-Romagna sottoscriva la “Carta dei Diritti della Bambina” proposta da FIDAPA BPW Italy, un’associazione senza scopo di lucro che ha l’obiettivo di rimuovere ogni forma di discriminazione a sfavore delle donne, sia nell’ambito della famiglia che in quello del lavoro. È la proposta del Partito democratico, di Sinistra italiana e del Gruppo misto-Mdp, che hanno presentato una risoluzione (a prima firma di Francesca Marchetti) per chiedere alla Regione di aderire al documento e metterlo in pratica.
L’obiettivo di questa Carta è riconoscere alla bambina, fin dalla nascita, il diritto di essere tutelata da stereotipi e discriminazioni di genere attraverso percorsi educativi, interventi per il rafforzamento dei diritti femminili legati alla salute, all’istruzione e al ruolo economico-sociale, nell’ottica di una crescita sana, consapevole, libera da ogni forma di violenza. A livello nazionale diverse istituzioni hanno già aderito, come la Regione Toscana e il Comune di Parma.
“La nuova ‘Carta dei Diritti della Bambina’ è del tutto coerente con i nostri principi statutari- sottolineano i consiglieri- la normativa vigente e gli strumenti adottati in materia di parità di genere, educazione e tutela dell’Infanzia e Adolescenza, nonché in linea con l’attenzione ai diritti delle minori che la Regione Emilia-Romagna esprime nei propri programmi di cooperazione, di contrasto agli abusi, allo sfruttamento, alla prostituzione”. Il suo riconoscimento formale – evidenziano i firmatari – andrebbe a rafforzare la strategia educativa per il rispetto delle differenze, ii superamento degli stereotipi discriminanti e l’empowerment femminile, in ottica di prevenzione della violenza, disegnata dalla Legge quadro regionale per la parità.
Per questo la risoluzione invita la Giunta a individuare le forme più idonee per un’adesione formale e sostanziale alla “Carta dei Diritti della Bambina” proposta da FIDAPA BPW Italy. Chiede inoltre di “individuare forme di collaborazione con l’articolazione distrettuale di FIDAPA per una divulgazione della Carta che comprenda e valorizzi le politiche per la parità e contro le discriminazioni di genere della Regione sui territori, nelle comunità emiliano-romagnole”.
La risoluzione è a firma di: Francesca Marchetti (Pd), Roberta Mori (Pd), Stefano Caliandro (Pd), Antonio Mumolo (Pd), Gianni Bessi (Pd), Nadia Rossi (Pd), Lia Montalti (Pd), Paolo Zoffoli (Pd), Barbara Lori (Pd), Enrico Campedelli (Pd), Silvia Prodi (Gruppo misto-Mdp), Igor Taruffi (Si), Yuri Torri (Si), Manuela Rontini (Pd), Gian Luigi Molinari (Pd), Luca Sabattini (Pd), Luciana Serri (Pd) e Marcella Zappaterra (Pd).
(Giulia Paltrinieri)