Parità, diritti e partecipazione

PARITA’. STOP DISCRIMINAZIONI DI GENERE E VIOLENZA CONTRO LE DONNE, PARTE DAI TERRITORI L’ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE: COLLABORAZIONE CON I COMUNI, PRIMO PROTOCOLLO FIRMATO NEL RIMINESE

Fra le misure previste, l’insediamento di Commissioni comunali permanenti per la parità e i diritti, norme sull’equilibrio di genere nelle Giunte e la costituzione di parte civile dei Comuni nei processi aventi ad oggetto la violenza contro le donne, progetti nelle scuole e sostegno alla rete anti-violenza. Mori: “Collaborazione determinante per rendere concreti prevenzione e contrasto”

La Regione si è data quale obiettivo di legislatura l’attuazione della legge quadro per la parità approvata nel giugno 2014, sia attraverso le funzioni di indirizzo esercitate della Commissione assembleare Parità e Diritti delle persone che con gli strumenti di governo in capo alla Giunta. In questo contesto, si inserisce il Protocollo di collaborazione a cui hanno già aderito diversi Comuni della provincia di Rimini, guidati da Coriano. Si tratta di uno strumento concreto che gli stessi Comuni sottopongono agli organi regionali per diffondere sul proprio territorio le azioni positive contenute nella legge 6/2014, a prevenzione e contrasto della violenza sulle donne, e per realizzare in ogni ambito una cultura rispettosa delle differenze. Tra gli impegni del Protocollo, l’insediamento di Commissioni comunali permanenti per la parità e i diritti, l’applicazione delle norme sull’equilibrio di genere nelle Giunte, la costituzione di parte civile dei Comuni nei processi aventi ad oggetto la violenza contro le donne.  

L’occasione per presentare e sottoscrivere il Protocollo c’è stata lunedì scorso a Coriano in un Convegno dedicato alla legge 6 che ha visto la partecipazione, fra gli altri, della presidente della Commissione regionale (e già relatrice della legge) Roberta Mori, dell’assessora al Bilancio, riordino istituzionale e pari opportunità della Regione, Emma Petitti, e della vice presidente del Senato, Valeria Fedeli. Presenti all’iniziativa numerosi cittadini, rappresentanti di associazioni e istituzioni.

Mori ha espresso grande soddisfazione, e ringraziato i sindaci che per primi hanno inaugurato questa importante collaborazione con la Regione: “Così come la stessa legge per la parità e contro le discriminazioni di genere è stata il frutto di un partecipato e denso percorso collettivo- ha affermato la presidente della commissione Parità e diritti delle persone- così pure la prevenzione di ogni forma di violenza si nutre della responsabilità di tutti e di tutte, istituzioni, associazioni, cittadini e cittadine, che hanno a cuore il futuro e la qualità di vita delle nuove generazioni”.

Nel corso del Convegno, l’assessora Petitti ha illustrato linee e tappe del Piano regionale contro la violenza di genere che è in corso di definizione. La vice presidente Fedeli ha sottolineato le peculiarità della legge quadro per la parità dell’Emilia-Romagna, attribuendo “un valore di rilievo nazionale all’approccio di mainstreaming che inserisce azioni antidiscriminatorie in tutte le politiche regionali”, nonché “al solido impianto di prevenzione e diffusione della cultura del rispetto”.

Incassata l’adesione delle rappresentanti regionali Mori e Petitti, il Protocollo sarà formalmente recepito da ognuno dei Comuni riminesi che già hanno aderito e che decideranno di farlo. Altri impegni di collaborazione proposti nel documento e ispirati da altrettante norme della legge 6, riguardano ad esempio i progetti antidiscriminatori da promuovere a livello scolastico, l’intitolazione di spazi pubblici a donne meritevoli, il sostegno alle reti antiviolenza, il monitoraggio e le regole per contrastare messaggi pubblicitari sessisti e lesivi della dignità delle persone.

(Nelle foto allegate, le firme di adesione al Protocollo dei Comuni riminesi e una immagine del convegno svoltosi a Coriano)

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