Un campo da calcio recintato e dato in concessione ad un’associazione privata può continuare a considerarsi spazio aperto a libera fruizione per usi pubblici collettivi? Questa sarebbe l’interpretazione data dal Consiglio di Stato della norma regionale riguardo gli spazi collettivi che però solleva i dubbi del consigliere Fabio Rainieri (Lega Nord) che ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale. Al centro dell’atto, l’area verde del parco pubblico intitolato a Ferdinando Laghi a Parma, ceduta gratuitamente al Comune. Dal 2015, la giunta comunale avrebbe approvato la realizzazione all’interno del parco di un campo da calcio per attività sportiva giovanile da affidare in gestione all’associazione sportiva Asd Montebello che ha sede in quello stesso quartiere, nonostante- scrive nell’atto il leghista- la contrarietà di molti residenti della zona che avrebbero raccolto anche mille firme contro la sua ultimazione.
La legge regionale stabilisce che le opere di urbanizzazione secondaria dovrebbero essere considerate dotazioni territoriali e, “le attrezzature e gli spazi collettivi di carattere comunale riguardano in particolare gli spazi aperti attrezzati a verde per il gioco, la ricreazione, il tempo libero e le attività sportive e gli altri spazi aperti di libera fruizione per usi pubblici collettivi”. Per i residenti “un campo da calcio chiuso al pubblico, accessibile solo con il consenso dell’associazione sportiva e con tariffa da pagare, non dovrebbe essere considerato spazio aperto per le attività sportive”, tanto meno “a libera fruizione per usi pubblici collettivi”. Tuttavia le loro ragioni, accolte dal Tar per l’Emilia-Romagna, sono state poi respinte dalla sentenza del Consiglio di Stato; per questo Rainieri chiede alla Regione di far luce sulla vicenda, in particolare di chiarire se tale valutazione possa considerarsi corretta.
Infine la richiesta del consigliere è di intervenire affinché la suddetta normativa regionale non venga ulteriormente forzata anche con la realizzazione delle strutture di servizio al campo da calcio che eliminerebbero completamente ogni possibilità di concreta fruizione libera per gli usi pubblici collettivi del Parco Ferdinando Laghi.
(Francesca Mezzadri)