Parità, diritti e partecipazione

Nuova legge partecipazione, contributi da 15 mila euro per ogni progetto presentato da cittadini ed enti locali

Ecco il bando previsto dalla nuova legge su cinque aree: welfare, ambiente, digitale, bilanci e riqualificazione: domande entro il 21 novembre, istruttorie al via dal 15 gennaio e non potranno durare più di sei mesi

da sx l’assessore Petitti, Yuri Torri e Leonardo Draghetti

Un contributo massimo di 15 mila euro a ciascun progetto ammesso, 446 mila euro stanziati per finanziare il bando per i progetti di partecipazione e altri 190 mila a disposizione su un bando straordinario nel 2019, per finanziare iniziative su regolamenti e statuti comunali che prevedano percorsi partecipativi. Sono queste le cifre all’interno della nuova legge sulla partecipazione, che punta a favorire la collaborazione dei cittadini all’elaborazione delle politiche pubbliche e a rafforzare il senso di cittadinanza attiva, in particolare in occasione di scelte importanti e strategiche per un territorio.

Oggi, in Assemblea legislativa, è stato presentata la norma approvata in Aula lo scorso ottobre e il bando con cui si potranno presentare i progetti. Ad illustrare la nuova norma il relatore di maggioranza della legge Yuri Torri (Si) il direttore generale dell’Assemblea Leonardo Draghetti (in veste di tecnico di garanzia) e l’assessore con delega alla Partecipazione Emma Petitti. Proprio Petitti ha spiegato che al centro di tutto c’è “una forte trasparenza dei progetti, che devono essere monitorati”. E uno degli aspetti su cui “vogliamo investire è la formazione del personale degli enti locali, che dovrà approcciarsi a percorsi partecipativi”.

E’ Torri che spiega le modifiche salienti: “Perché ci sia un coinvolgimento attivo della cittadinanza abbiamo puntato su un linguaggio più semplice e accessibile. Inoltre nella realizzazione di progetti e opere, si deve garantire un’adeguata informazione se hanno una rilevanza determinante per i cittadini”. In più, c’è il capitolo dei beni confiscati alle mafie: “Con questa legge abbiamo cercato di affermare il principio secondo cui tutto ciò che viene sottratto alla criminalità organizzata debba essere riconsegnato ai cittadini”.

La figura del tecnico di garanzia è ricoperta dal direttore generale Leonardo Draghetti, che dovrà fornire i materiali e la documentazione utili per predisporre i percorsi partecipativi ed esaminare le proposte di progetti partecipativi per i quali non è stata inoltrata domanda per la concessione del contributo. Dunque, “viene riconosciuto l’importante ruolo del tecnico, che deve anche collaborare con i territori”. Il tecnico presiede anche il nucleo tecnico di garanzia, formato da due dirigenti e funzionari della giunta regionale e da due esperti in materia di partecipazione provenienti dagli enti locali.

Per il bando, sono state individuate cinque categorie: politiche di welfare e socio-sanitarie (in particolare legate ai temi della parità di genere e al contrasto di ogni forma di discriminazione), la realizzazione di un’agenda digitale locale per il territorio, lo sviluppo di progetti legati alla sostenibilità ambientale, i bilanci partecipativi e, infine, progetti legati alla riqualificazione di spazi urbani ad uso pubblico. La durata del processo non dovrà essere superiore a sei mesi dal loro avvio e l’avvio dei processi partirà il prossimo 15 gennaio. La domanda per partecipare al bando scadrà il 21 novembre prossimo. La graduatoria verrà approvata entro trenta giorni dalla data di scadenza del bando.

(Margherita Giacchi)

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