Sanità e welfare

Pd: consentire l’utilizzo del Fondo sviluppo e coesione anche per servizi sociali e cultura

Con una risoluzione si chiede di poter utilizzare le risorse finanziarie del fondo europeo anche per sostenere servizi sociali, cultura, turismo, ricerca e formazione

Sollecitare il governo affinché modifichi la delibera relativa al Fondo di sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027, per consentire l’utilizzo delle risorse anche per beni immateriali come servizi sociali, cultura, turismo, ricerca e formazione. Lo chiede il Partito democratico attraverso una risoluzione a prima firma Marcella Zappaterra e sottoscritta anche da Massimo Bulbi, Andrea Costa, Marilena Pillati, Stefano Caliandro, Palma Costi, Roberta Mori, Nadia Rossi, Antonio Mumolo, Pasquale Gerace, Luca Sabattini.

“La proposta di delibera del governo -ha spiegato Zappaterra- vincola le risorse del Fondo sviluppo e coesione prevedendo la destinazione esclusiva a spese di investimento. Tale vincolo impedisce l’utilizzo delle risorse dell’Fsc per finanziare servizi essenziali per le nostre comunità come asili nido, assistenza agli anziani, cure per i non autosufficienti, cultura, turismo, ricerca e formazione. È fondamentale che la giunta regionale agisca tempestivamente per garantire un utilizzo equilibrato e oculato delle risorse dell’Fsc 2021-2027, poiché la qualità della vita di un territorio è determinata non solo dalle infrastrutture materiali, ma anche da servizi e risorse immateriali che contribuiscono al miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini”.

Ciò premesso, con la risoluzione il Pd invita l’esecutivo regionale “a valutare la possibilità di impugnare la delibera del governo nel caso in cui le modifiche richieste non vengano apportate, al fine di garantire la destinazione delle risorse dell’Fsc a investimenti immateriali” e “a collaborare con le altre Regioni e Province autonome che condividono la stessa preoccupazione riguardo alle restrizioni sull’utilizzo delle risorse dell’Fsc, al fine di promuovere una posizione unitaria e incisiva nei confronti del governo”.

(Lucia Paci)

Sanità e welfare