Imprese lavoro e turismo

Pelloni (Rete Civica): riaprire il rifugio Marchetti di Pievepelago

Presentata una risoluzione per chiedere il ripristino dell’attività a difesa dell’importante funzione turistica dei rifugi appenninici

Riaprire nel più breve tempo possibile il rifugio Tullio Marchetti del Lago Santo di Pievepelago (Modena) e tutelare, anche con sostegni economici, l’attività e la permanenza dei rifugi di montagna dell’Emilia-Romagna, a difesa della loro importante funzione turistica, economica e di presidio del territorio. È l’oggetto di una risoluzione presentata da Simone Pelloni, primo firmatario, e Marco Mastacchi (Rete Civica).

“Ormai da oltre otto anni -ha ricordato Pelloni- lo storico rifugio Tullio Marchetti del Lago Santo di Pievepelago è stato forzatamente chiuso poiché il confinante Comune Barga (Lucca) rivendica diritti verso fabbricati e terreni su tutta la zona del Lago Santo accusando il Comune di Pievepelago di non aver onorato una convenzione per pochi metri di terreno su cui sorge il rifugio. La chiusura ha ovviamente comportato una drastica riduzione dell’affluenza di turisti al Lago Santo. Inoltre, i cittadini devono pagare un tesserino per usufruire dei propri diritti come l’uso di legnatico, l’accesso al pascolo e la raccolta dei prodotti del sottobosco, funghi compresi.

“Dato che tutte le forze politiche condividono l’esigenza di promuovere il turismo in Appennino -ha concluso il consigliere- sarebbe necessario un accordo tra i Comuni di Pievepelago e di Barga che permetta la riapertura nel più breve tempo possibile del rifugio Tullio Marchetti. L’attività dei rifugi di montagna deve essere salvaguardata e adeguatamente tutelata per la loro funzione turistica e di presidio del territorio”.

(Lucia Paci)

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