La commissione Bilancio, affari generali e affari istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, ha respinto il progetto di legge alle Camere ‘Norma sulla tassazione della previdenza complementare’ presentato dalla Lega nord, primo firmatario Stefano Bargi, volto a ridurre le aliquote tributarie contenute nella Legge di stabilità del 2015. Contrari Pd e Sel, sì della Ln e astensione del M5s.
“Alla fine del 2015- ha evidenziato Stefano Bargi (Ln)– le adesioni alla previdenza complementare in Italia erano circa 7,3 milioni, con una crescita annua di 860.000 unità (+13,4%) e un patrimonio stimato di 138,4 miliardi di euro”. La Legge di stabilità 2015, aggiunge il consigliere, “ha però modificato le regole di tassazione delle forme previdenziali complementari, portandone la misura da applicare sul risultato di gestione al 20%”. Il provvedimento adottato dal Governo, ha poi specificato, “aumenta quindi le imposte sui rendimenti versati in tali fondi per quei lavoratori che decidono di crearsi una pensione aggiuntiva attraverso versamenti diretti o destinandovi il proprio Tfr”. Il nostro progetto di legge, ha concluso, “si limita semplicemente ad abrogare il comma contenuto nella legge di stabilità 2015, reintroducendo la percentuale dell’11%”.
“Il progetto di legge- è poi intervenuto Luca Sabattini (Pd)– affronta un tema che non è di competenza strettamente regionale”. Per il consigliere “non è coretto andare a richiedere una riduzione per una così specifica fattispecie”. L’esponente del Pd ha comunque ammesso la rilevanza dell’argomento, quello della previdenza, oggetto del provvedimento.
(Cristian Casali)