Governo locale e legalità

PENSIONI. RISOLUZIONE FI: “DOPO IL BLOCCO CAUSATO DAL DECRETO SALVA ITALIA, RICONOSCERE RIVALUTAZIONE INTEGRALE PER GLI ANNI 2012-2013”

Nell’atto di indirizzo, i consiglieri Fi Galeazzo Bignami e Enrico Aimi sollecitano una norma per il riconoscimento di quanto non percepito, anche ai fini della determinazione degli importi futuri, secondo i meccanismi al tempo vigenti

I pensionati che, per effetto del decreto Salva Italia, hanno subito il blocco dell’assegno pensionistico nel 2012 e 2013, devono vedersi riconosciuta integralmente la rivalutazione per quegli anni, anche ai fini della determinazione degli importi futuri, secondo i meccanismi al tempo vigenti.

È quanto sostengono i consiglieri Galeazzo Bignami e Enrico Aimi (Fi) in una risoluzione presentata all’Assemblea legislativa che impegna la Giunta a adoperarsi a livello nazionale e con gli organi competenti al fine di approvare nel più breve tempo possibile una norma che dia “piena ed effettiva attuazione” alla sentenza espressa nel merito dalla Corte Costituzionale (n.70 del 2015) e  preveda a favore dei titolari di pensione interessati dal blocco “l’integrale restituzione degli importi maturati per effetto del ripristino della perequazione e la ricostruzione del trattamento pensionistico con effetti sugli importi dei relativi assegni vita natural durante”, inclusa la rivalutazione sull’importo rivalutato per gli anni successivi per il periodo compreso dal 2012 al 2016.

I consiglieri spiegano in proposito che le norme introdotte dal cosiddetto decreto Salva Italia, poi convertito nella legge 214/2011, hanno escluso per gli anni 2012 e 2013 la rivalutazione automatica di tutte le pensioni di importo superiore a 1.443 euro mensili lordi, pari a tre volte il trattamento minimo dell’Inps dell’anno rivalutato. Il provvedimento avrebbe interessato un pensionato su tre. Secondo i dati Inps tratti dal Casellario centrale dei pensionati e riportati nell’atto di indirizzo, al 31 dicembre 2012, su un totale di 16.533.152 pensionati sarebbero 5.242.161 quelli esclusi dalla rivalutazione.

A seguito della sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma riferita al blocco della rivalutazione, proseguono Aimi e Bignami, i titolari dei trattamenti pensionistici esclusi dalla rivalutazione avrebbero riacquistato retroattivamente il diritto  ad ottenere sia il pagamento degli arretrati con interessi della maturazione al saldo e rivalutazione, sia il ricalcolo della pensione, a valere sui trattamenti successivi e sulla determinazione degli assegni futuri. Ma il Governo, sostengono i consiglieri riferendosi al Decreto legge n.65 del 2015, ha provveduto “ad una sola parziale e molto limitata restituzione degli arretrati e ad una ancora più irrisoria ricostruzione dei trattamenti pensionistici, con grave pregiudizio per i pensionati”. In concreto, gli importi restituiti oscillerebbero tra lo 0% e il 21% di quanto spettante, con un danno pari ad almeno il 79% (e al 100% per le pensioni superiori ai 2.810 euro mensili lordi). Senza contare l’effetto “trascinamento” in base alla quale gli arretrati “non producono effetti sulle pensioni future, se non in minima parte e, ancora una volta, non per tutti”. Con il risultato che i titolari di pensioni superiori a 1.443 euro mensili lordi percepiranno, vita natural durante, un assegno pensionistico inferiore a quello che sarebbe loro spettato.

I consiglieri contestano pertanto la legittimità del Decreto legge n. 65/2015. “Con questa norma-sostengono- il Governo aggira il disposto della sentenza della Corte costituzionale e tenta di neutralizzarlo, incidendo retroattivamente su diritti acquisiti e cioè il diritto dei titolari dei trattamenti pensionistici a vedersi riconosciuta integralmente la rivalutazione per gli anni 2012-13, anche ai fini della determinazione degli assegni di pensioni successivi, secondo i meccanismi al tempo vigenti”. Di qui la richiesta formulata nella risoluzione.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(is)

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