La notizia comparsa sulla stampa locale riguardante un’indagine dei carabinieri forestali che avrebbe portato alla luce l’attività estorsiva messa in atto a Comacchio, nel ferrarese, dal legale rappresentante di una cooperativa del luogo ai danni di alcuni pescatori associati, costretti a vendere il pescato a un prezzo inferiore a quello di mercato, è al centro di un’interrogazione presentata in Regione da Andrea Bertani (M5s).
La cooperativa interessata dalla presunta estorsione – evidenzia il consigliere – opererebbe nel settore dell’allevamento e della produzione di vongole, vale a dire sarebbe titolare di autorizzazione rilasciata dalla Regione per svolgere attività di acquacoltura in aree demaniali marittime.
Da qui l’iniziativa dell’esponente 5 stelle, che chiede alla Giunta regionale “se la Regione, nel rilascio della concessione, abbia predisposto accorgimenti e clausole per garantire un proficuo utilizzo del bene pubblico”. Infine, il pentastellato domanda all’esecutivo regionale “se non ritenga la vicenda un campanello d’allarme circa una situazione sociale in via di possibile degenerazione e se, in fase di un eventuale dibattimento in sede penale, la Regione abbia titolo e sia intenzionata a costituirsi parte civile”.
(Luca Govoni)