Meno burocrazia per le imprese e confini chiari con il Veneto. Ovvero: risolvere i problemi giuridico-amministrativi relativi alla Sacca di Goro, in provincia di Ferrara.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Marco Lisei (Fdi), che ricorda come “la Regione Veneto ha concesso l’autorizzazione per la raccolta del novellame, mentre la Regione Emilia-Romagna non ha ancora autorizzato tale attività. La questione è molto delicata, anche perché non vi è chiarezza sui confini demaniali tra le due regioni nella Sacca di Goro, pertanto vi è fondato motivo di credere che, in assenza dell’autorizzazione per gli operatori emiliano-romagnoli, le imbarcazioni venete possano procedere alla raccolta anche sulla sponda emiliana del Po. Per questo è indispensabile armonizzare le richieste amministrative con i tempi necessari per l’economia delle imprese, affinché la burocrazia non paralizzi il sistema economico esistente”.
Lisei ricorda come “l’allevamento di molluschi rappresenta un volano per l’economia locale, un’area dove la venericoltura dà lavoro all’80% delle famiglie e Goro è la prima realtà produttiva di vongole in Italia e in Europa, la seconda nel mondo. Mi sono giunte numerose segnalazioni da parte degli operatori del settore, preoccupati da questa situazione che rischia notevoli ripercussioni sul tessuto economico e produttivo dell’area di Goro”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se non ritenga opportuno e necessario un intervento che permetta la velocizzazione dei tempi burocratici per consentire alle aziende del settore una ripresa più celere delle attività nel territorio emiliano-romagnolo e se non ritenga necessario intervenire con la Regione Veneto per delineare definitivamente i confini demaniali tra le due regioni, ovvero prevedendo sanzioni per le imbarcazioni che non rispettano i confini”.
(Luca Molinari)