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Mastacchi (Rete Civica): chiarire i criteri per le future aree di allevamento delle vongole

Il capogruppo sottolinea le forti criticità presenti nelle aree di Comacchio a fronte del blocco delle concessioni

“La Regione come intende gestire le aree di allevamento al fine di realizzare una più equa gestione della Sacca di Goro, delle dighe a Comacchio e delle future aree in concessione?”.

A porre il quesito è Marco Mastacchi (Rete Civica) il quale, in un atto ispettivo, ricorda le azioni messe in campo dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste per risarcire “le circa 3mila aziende che hanno provveduto alla cattura e allo smaltimento della specie aliena del granchio blu, ma -continua il consigliere- non essendo stata prevista una specifica indicazione delle aree geografiche interessate, potranno richiedere il rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di attrezzi da pesca e di trasporto, rispettivamente nella misura dell’80 e del 100% dei costi sostenuti dal 1° agosto al 31 ottobre 2023, le imprese di tutto il territorio nazionale”.

A fronte di un ulteriore intervento ministeriale da dieci milioni di euro “per sostenere la ripresa del settore della pesca e dell’acquacoltura per la semina, il ripopolamento e l’acquisto di strutture fisse per proteggere gli allevamenti di vongole e novellame di sogliola e cozze”, Mastacchi auspica una forte strategia politica a vantaggio delle comunità di Goro e Comacchio.

Stante quindi la situazione descritta e il rischio che l’intervento del governo “finanzi i danni per perdita di seme e futuri investimenti avvantaggiando esclusivamente solo i concessionari che dispongono di aree marittime”, Marco Mastacchi chiede anche “se c’é la volontà di distribuire le aree ora ‘libere’ a favore dei concessionari che dispongono di un rapporto addetto/mq molto inferiori ai paramenti determinati dalle vigenti disposizioni regionali”.

(Luca Boccaletti)

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