Le tensioni fra le cooperative che operano nelle aree in concessione nella Sacca di Goro (Ferrara) sono al centro di una interrogazione di Marco Mastacchi (Rete civica).
Il consigliere chiede alla Regione se siano stati effettuati dei controlli sui casi “che rappresentavano una situazione di sforamento del tetto massimo, nel rapporto tra mq in concessione e numero degli addetti, riparametrando, eventualmente, le concessioni in essere”. Inoltre, alla Giunta viene chiesto di promuovere “nel proprio ruolo di controllore, l’aggiornamento annuale del regolamento vigente in funzione del solo ripopolamento per le aree produttive di tutte le cooperative e consorzi che ne facciano richiesta”.
All’origine, scrive Mastacchi, (ricordando di aver già evidenziato il problema in un precedente atto ispettivo nell’ottobre del 2020) c’è il problema “di cooperative che eccedono nelle superfici demaniali concesse, per il venir meno del rapporto superficie/addetti di cui alla DGR 2360/2019”. Nella Sacca di Goro, dove si allevano le vongole veraci, lavorano 46 cooperative che impiegano 1.600 soci. La Giunta rispose di aver attivato controlli “sui casi che rappresentavano una situazione di sforamento del tetto massimo nel rapporto tra mq in concessione e numero degli addetti”. Mastacchi cita poi i casi di “sovrapposizione di concessioni diverse attribuite ai medesimi soci” e di esclusione di nuove cooperative, in contrasto a quanto suggerito dalla Regione. Per il consigliere, gli spostamenti di aree delle concessioni continuano e le scelte non sono condivise con le amministrazioni locali e gli altri pescatori.
Poi, Mastacchi scrive che “e stato rilevato un cospicuo danno erariale alle cooperative, in seguito alla manipolazione dei dati dei conferimenti per ridurre i versamenti INPS, calcolando le sanzioni con riferimento ai singoli soci e non a tutta la compagine sociale per rimanere sotto la soglia di punibilita, ed è stato rilevato il mancato rispetto della mutualita prevalente”. Infine, il consigliere afferma che alcuni fondi comunitari sono stati usati “per ristrutturare imbarcazioni sovradimensionate rispetto alla tipologia delle concessioni di riferimento”.