Imprese lavoro e turismo

Lega: Capanni da pesca andranno abbattuti, danni per i proprietari e per il turismo

Trentotto capanni su 43 sulla golena dei Fiumi Uniti non avrebbero ricevuto il nullaosta idraulico perché “secondo i tecnici della Regione ostacolerebbero il flusso dell’acqua in caso di piena” anche se “l’eventualità è già stata smentita dagli studi idraulici fino ad oggi condotti”

Gli impianti da pesca a “capanno” tipici di Ravenna esclusi dalle autorizzazioni all’attività sono al centro di un’interrogazione della Lega Nord. Trentotto capanni su 43 che si trovano sulla golena dei Fiumi Uniti non avrebbero ricevuto il nullaosta idraulico e, molto probabilmente, per questo “verranno demoliti” perché “secondo i tecnici della Regione ostacolerebbero il flusso dell’acqua in caso di piena” anche se “l’eventualità è già stata smentita dagli studi idraulici fino ad oggi condotti”. Infatti, sottolineano i leghisti, “i titolari dei capanni avrebbero anche sottoscritto un protocollo per le emergenze idriche che prevede il mancato accesso agli impianti da pesca solo in caso di piena dei fiumi”. Tale protocollo, insiste la Lega, “sarebbe completo di relazione di un ingegnere che certifica che i capanni non costituiscono ostacolo in caso di piena”.

I leghisti chiedono quindi alla Regione quali sono i motivi ostativi al rilascio del nullaosta e gli studi ingegneristici in possesso dei tecnici della Regione, se esiste un protocollo d’intesa nel quale sono indicati gli interventi in caso di piena dei fiumi, perché fino ad ora sia stata rilasciata l’autorizzazione a quei capanni e se la Regione intenda davvero abbatterli. In questo caso la richiesta è quella di capire “se sono previste forme di indennizzo ai proprietari o forme incentivanti per modificarne la struttura”.

Infine la Lega sottolinea anche “il danno che la mancata autorizzazione all’attività dei capanni costituirebbe dal punto di vista del turismo, della società ravennate e delle tradizioni locali”.

(Francesca Mezzadri)

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