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PESCA. PUNIRE QUELLA DI FRODO E MANTENERE TUTELA CARPA, LO CHIEDE IL GRUPPO LEGA NORD IN UNA INTERROGAZIONE

PESCA. PUNIRE QUELLA DI FRODO E MANTENERE TUTELA CARPA, LO CHIEDE IL GRUPPO LEGA NORD IN UNA INTERROGAZIONE

“Proteste legittime” arrivano dalla comunità dei pescatori emiliano-romagnoli perché “ingenti quantità” di pesci, “carpe comprese”, sarebbero “prelevate abusivamente da pescatori di frodo, che utilizzano metodi di pesca illegali, cruenti e altamente invasivi”.

Lo denunciano i nove consiglieri regionali della Lega Nord in una interrogazione rivolta alla Giunta (primo firmatario Alan Fabbri), in cui stigmatizzano come “i bracconieri stranieri, provenienti principalmente da paesi comunitari dell’Est Europa”, sembrino utilizzare in modo “illimitato” le reti da pesca e sistematicamente gli “elettro storditori”.

Una “pesca illegale”, – scrivono – che sta provocando gravi danni a tutte le riserve ittiche della regione, con “conseguenze devastanti” per l’indotto economico, turistico e commerciale.

Nel testo dell’interrogazione si cita, in particolare, la legge regionale 11/2012, che stabilisce le “norme per la tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico e per la disciplina della pesca, dell’acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne”, il cui articolo 26 sarebbe stato modificato da una bozza redatta, nel luglio 2014, dalla Commissione tecnica della Regione, dove sarebbero state ridefinite alcune specie ittiche.

“Se queste disposizioni fossero approvate in via definitiva, – sostengono i consiglieri leghisti – il pesce “carpa” (Cyprinus carpio) verrebbe classificato come specie alloctona (cioè esotica, quindi dannosa e invasiva per gli habitat acquatici), non più reimmissibile e quindi non più soggetta a tutela, al contrario di quanto avviene nelle altre regioni italiane”.

“Nelle regioni vicine, infatti, appartenenti come l’Emilia Romagna al distretto Padano-Veneto, identificabile in termini generali con il bacino del Po”, la carpa non sarebbe inserita tra le specie alloctone e quindi sottoposta a tutela.

La nuova Giunta regionale, tuttavia, – aggiungono i firmatari – non ha ancora approvato le modifiche suggerite dalla Commissione tecnica, da qui la richiesta di bloccarne l’attuazione, mantenendo l’attuale classificazione della carpa e quindi consentendone la tutela.

Sempre la legge 11 – sottolineano Fabbri e colleghi – conterrebbe sanzioni di tipo amministrativo, ma non penale, per i pescatori di frodo, “lasciando le autorità di pubblica sicurezza prive dei necessari strumenti repressivi” per questa attività di “bracconaggio”.

Nella sola provincia di Ferrara, nel 2014, per esempio, la Polizia provinciale avrebbe comminato 37.000 euro di sanzioni ai pescatori di frodo, di cui solo 7.000 euro saldati.

I consiglieri della Lega chiedono quindi alla Giunta se intenda adottare una nuova legge o modificare l’attuale norma, sollecitando il Governo e il Parlamento perchè siano introdotte sanzioni di tipo penale per i reati di pesca di frodo, consentendo alle forze dell’ordine di confiscare i mezzi utilizzati dai bracconieri per il trasporto del pesce prelevato illegalmente. Altre richieste alla Giunta: se ritenga opportuno emanare un provvedimento per riqualificare la fauna ittica delle zone di pianura, ricadenti principalmente nel comprensorio dell’areale del fiume Po, e se consideri di sollecitare il Governo affinché, attraverso una nuova configurazione giuridica, la fauna ittica diventi patrimonio dello Stato. (AC)

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