Ambiente e territorio

Pesca. Via a intergruppo contro il bracconaggio nei fiumi

La proposta presentata in Commissione Cultura: l’obiettivo è mettere mano alla proposta di legge della Lega per l’istituzione di nuove aree di pesca regolamentata e trovare una soluzione condivisa in pochi mesi

Un intergruppo per arrivare in pochi mesi a un progetto di legge che intervenga per risolvere il problema del bracconaggio nei fiumi e torrenti. Un gruppo di lavoro, a cui prenderanno parte tutte le forze politiche, i tecnici dell’assessorato, le associazioni del territorio e tutti coloro a cui stia a cuore la risoluzione di questo problema e il rispetto dell’ambiente. L’idea è stata lanciata dai consiglieri della Commissione Cultura, presieduta da Giuseppe Paruolo, dove oggi è approdato il pdl della Lega nord che proponeva modifiche alla legge regionale sulla tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico. L’obiettivo comune dell’intergruppo sarà quello di mettere mano a questa proposta e introdurre modifiche condivise, per poi riportarla in breve tempo in Commissione.

Il pdl del Carroccio, il cui relatore è Andrea Liverani, propone di introdurre la possibilità di affidare aree di pesca regolamentate a enti, associazioni, società di pescatori e al Coni. Questo al fine di portare a maggiore controllo, migliore manutenzione e più libertà dei cittadini di vivere il fiume. “Da anni discutiamo di bracconaggio ittico- ha sottolineato Liverani- un tema molto sentito nei nostri territori. Purtroppo i nostri fiumi sono preda di bracconieri e, nonostante gli sforzi, le forze dell’ordine non riescono spesso a intervenire per tempo. L’istituzione di aree di pesca regolamentata in concessione alleggerirebbe la mole di lavoro dei corpi di polizia addetti alla vigilanza”. Il progetto di legge prevede una durata delle concessioni, fissata da un disciplinare, e che i tratti di fiume siano individuabili per zone omogenee attraverso l’utilizzo della Carta ittica regionale. La proposta, inoltre, prevede l’obbligo, da parte del concessionario, di garantire la vigilanza ittica sui tratti di sua competenza.

Le modifiche proposte dalla Lega presentano però, secondi i tecnici dell’assessorato, alcune criticità: “Gli interlocutori scelti per le concessioni devono essere i Comuni, perché è fondamentale che ci sia un rapporto tra il territorio e il tratto che si va ad affidare in gestione. Aprendo ad associazioni e società sportive, svincolate dal legame con la realtà locale, non si arriverà agli effetti desiderati in termini di prevenzione del bracconaggio”. Per l’assessorato è preferibile che sia il Comune a scegliere soggetti del posto che possano vigilare sul territorio e non associazioni sportive che abbiano come solo obiettivo la pesca sportiva. Altra criticità sarebbero il legame con la Carta ittica e il fatto di agganciare gli obblighi del concessionario al disciplinare di concessione. E sulla manutenzione i tecnici aggiungono: “Ogni intervento deve essere concordato con il Consorzio di bonifica di competenza o altri enti preposti, non si può legare questo tipo di interventi all’istituzione di area di pesca regolamentata”.

È alla luce di queste osservazioni dei tecnici della regione che Paolo Calvano del Partito democratico ha proposto di istituire un intergruppo per “dare un segnale condiviso, fare le modifiche necessarie e affrontare insieme una questione importante”. Per il consigliere dem, infatti, quella del bracconaggio “è una piaga di criminalità da debellare”. La proposta trova subito il consenso dei colleghi della maggioranza e dei firmatari del pdl del Carroccio. “Bene l’intergruppo con i tecnici- interviene Liverani- ma chiedo siano presenti anche le associazioni attive sul territorio e la polizia provinciale. Diamoci un tempo e interveniamo il prima possibile”. D’accordo sui tempi anche Marcella Zappaterra (Pd), che invita a concludere i lavori entro la fine dell’anno o, al massimo, a gennaio: “La proposta della Lega è una buona base di discussione, ma ho dubbi su come è impostata, a partire dal tema giuridico legato alle concessioni”. Sulla stessa linea anche Manuela Rontini (Pd): “La sollecitazione di Liverani è opportuna, quindi istituiamo l’intergruppo e calendarizziamo in tempi brevi gli incontri con tecnici, associazioni, polizia provinciale e tutti quelli che abbiano a cuore il problema”.

(Giulia Paltrinieri)

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