Investimenti su agricoltura, mezzi pubblici, caldaie, piste ciclabili e altri interventi per ridurre smog e inquinamento. Investimenti pari a 154 milioni di euro con l’obiettivo di ridurre di 637 milioni di euro la spesa sanitaria legata a malattie collegabili all’inquinamento. Col voto favorevole di Pd, Italia Viva, ER Coraggiosa, Europa Verde, Lista Bonaccini e quello contrario di Lega, Fdi, Rete civica e Movimento 5 Stelle, l’Assemblea legislativa ha approvato le osservazioni presentate al Piano aria, il pacchetto di misure proposto dalla giunta per contrastare l’inquinamento.
L’Assemblea ha anche approvato alcuni degli ordini del giorno presentanti dalle forze politiche, in particolare la richieste del Pd affinché il governo soddisfi le richieste formulate dalle Regioni del Bacino Padano per avere più risorse statali per attuare il Piano e prevedere interventi ancora più forti per imprese e agricoltura; le proposte di Europa Verde a sostegno del trasporto pubblico locale, del Servizio Ferroviario Metropolitano, del potenziamento degli strumenti di telecontrollo del traffico e per chiedere a Società autostrade di destinare parte del pedaggio autostradale al miglioramento delle condizioni ambientali delle zone più inquinate. Approvati anche gli odg della Lega a sostegno del biometano in agricoltura e per introdurre nuove tipologie di trattamento degli scarti vegetali.
“Portiamo a casa un Piano aria che migliora la vita dei cittadini, il benessere e le aspettative vita. Questo è un buon Piano aria, noi non siamo arrivati da Marte e le scelte che abbiamo fatto derivano da una verifica del precedente Piano aria e dei risultati raggiunti”, spiega la vicepresidente e assessora all’Ambiente Irene Priolo, per la quale “vogliamo tutelare la salute dei cittadini in parallelo allo sviluppo economico della nostra comunità. Sbaglia chi pensa che siamo nemici dell’agricoltura, perché prevediamo risorse e interventi a sostegno anche di questo settore. Abbiamo chiesto al governo, già dai tempi del governo Draghi, norme e interventi comuni a tutte le regioni del Bacino Padano”.
“Questo è un Piano aria di qualità: per la prima volta porta con sé delle risorse per sostenere le politiche e gli incentivi previsti per garantire la salute delle persone”, spiega Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) per il quale “abbiamo previsto anche interventi a sostegno del settore agricolo oltre che per garantire la transizione ecologica per cittadini e imprese”, mentre Ottavia Soncini (Pd) loda “un Piano fortemente intrecciato non solo all’ambiente, ma anche alla salute oltre che all’armonia sociale. E’ vero che il cambiamento penalizza alcuni settori, a noi spetta il compito di sostenerli e accompagnarli nell’inevitabile innovazione tecnologica che, sono convinta, potrà anche portare a nuove figure professionali”. Per Soncini il Pair2030 è “documento complesso e strategico perché si pone al centro di molteplici politiche, economiche, sociali, ambientali e sanitarie, a testimonianza di una nuova visione che deve permeare la nostra vita, se vogliamo consegnare un mondo migliore ai nostri figli e nipoti”.
“Si tratta di un Piano aria ideologico che colpisce i cittadini: noi crediamo fermamente che questo Piano aria sia peggiorativo della vita delle persone, prendo atto che il Presidente Bonaccini è sotto scacco da parte della maggioranza del suo partito che fa capo a Elly Schlein e alla componente Verde della sua maggioranza. Noi votiamo no perché non ci rassegniamo a fare i passacarte”, spiega Matteo Rancan (Lega).
“Votiamo convintamente questo Piano aria perché è un Piano solido, che guarda al futuro per lasciare ai cittadini un mondo migliore. Mettiamo al centro della nostra agenda politica la necessità di fare scelte chiare”, afferma Marcella Zappaterra (Pd) per la quale “non sanzioniamo nessuno, ma prevediamo incentivi per migliorare le vita delle persone e la qualità dell’ambiente”.
“La Regione deve estendere a più soggetti e a un maggior numero di comuni i benefici del bando per incentivare la sostituzione di impianti di riscaldamento obsoleti con impianti innovativi a basse emissioni per aiutare chi è rimasto esclusi dall’ultimo bando bando in materia e per questo bisogna cambiare i parametri del bando, noi facciamo proposto per i cittadini e non mettiamo bandierine”, spiega Giancarlo Tagliaferri (Fdi).
A sostegno dell’agricoltura, invece, gli interventi di Rete civica che con Marco Mastacchi e Simone Pelloni sottolinea come si debbano trovare soluzioni che vadano oltre i soli divieti in materia di ramaglie, camini e smaltimento di scarti vegetali. “Bisogna dare alternative in materia di macinatura di steppe e ramaglie perché ora si raccoglie e poi si aspetta quando si può bruciare, mentre se si potessero macinare le ramaglie già in mezzo ai filari nei campi molti problemi sarebbero risolti”, spiega Pelloni.
(Luca Boccaletti, Lucia Paci e Luca Molinari)