Dialogo fra culture e religioni, sostegno a letteratura, arti visive e performative, le scienze matematiche, fisiche e naturali, cinema e audiovisivo, le scienze umane e sociali, la conoscenza e alla divulgazione della storia, delle culture, delle identità e delle tradizioni locali, la formazione del pubblico, tenendo conto della pluralità e delle specificità in cui si articola, per favorirne l’avvicinamento alla consapevole visione, partecipazione e fruizione della cultura nelle aree di cui al primo punto, la promozione della creatività artistica e letteraria, e la diffusione di buone pratiche che tengano conto della riduzione dell’impatto ambientale delle attività di promozione culturale. Coinvolgimento e valorizzazione dei Comuni e del mondo del volontariato e associazionismo e della cooperazione.
Questi gli obiettivi del programma di attuazione della legge 21 del 2023, il provvedimento con cui alla fine dell’anno scorso la Regione ha “riformato” il settore del finanziamento culturale, presentato nel corso della commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti.
“E’ molto importante avere già programma triennale della legge prima della fine di gennaio, si tratta di una legge approvata a fine 2023, i tempi di applicazione vanno molto bene, così come è notevole il programma di lavoro proposto”, spiega Marilena Pillati (Pd).
“Il programma triennale proposto conferma i dubbi che avevo espresso quando è stata approvata la legge: rispetto al passato la nuova legge esclude i privati che svolgono attività culturale in maniera non prevalente nella loro attività, questa legge vuole circoscrivere l’attività culturale nel settore privato creando un filtro preventivo che avvantaggia solo il Terzo settore”, sottolinea Michele Facci (Lega) per il quale invece va nella giusta direzione la decisione di prevedere incentivi per le zone di svantaggiate come le aree interne e l’Appennino.
“Il programma triennale va nella giusta direzione ed è molto bello che una legge approvata a fine 2023 abbia già il programma in approvazione a fine gennaio 2024: puntiamo a promuovere gli eventi e i prodotti culturali, è un modo per democratizzare la cultura ampliando la platea di chi vi accede”, spiega Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa).
“E’ giusto operare per aumentare il numero dei fruitori della cultura e degli spettacoli”, sottolinea Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini)
(Luca Molinari)