Chiedere a governo e Parlamento di adeguare i trasferimenti alle Regioni per far fronte ai maggiori costi del servizio sanitario dovuti alla pandemia da Coronavirus.
A chiederlo, in una risoluzione, è Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) che ricorda come nel primo anno di pandemia lo Stato centrale abbia trovato i finanziamenti necessari per sostenere il sistema sanitario pubblico, cosa che, invece, ancora non è avvenuta nell’ultimo anno.
“Bisogna operare affinché a livello nazionale siano determinati i trasferimenti necessari, evitando quindi ripercussioni inaccettabili e pesanti proprio sui servizi delle realtà i cui sistemi hanno fatto fronte da subito agli effetti della pandemia, garantendo più elevati livelli di territorialità e assicurando da sempre bilanci in ordine”, spiega Piccinini, la cui risoluzione vuole impegnare la Regione “a richiedere al governo e al Parlamento l’adeguamento dei trasferimenti alle Regioni per fare fronte all’insieme di servizi e prestazioni garantite dai Servizi Sanitari regionali connessi, anche in via indiretta, agli effetti della pandemia da Covid, sostenendo questa richiesta in tutte le sedi e nei tavoli inter-istituzionali tra Regioni e Stato”. La capogruppo, inoltre, chiede alla Regione di intervenire nei confronti del governo e del Parlamento affinché, “riconoscendo come la mancanza di idonei stanziamenti per la gestione della pandemia nell’anno 2022 rappresenti per le Regioni un forte elemento di criticità e incertezza tale da mettere in discussione la possibilità di garantire un’adeguata attuazione di tutti gli interventi necessari per contrastare la pandemia, dalle vaccinazioni ai ricoveri ospedalieri in primis, al fine di evitare un collasso del Sistema Sanitario Nazionale siano assunti da parte dello Stato i provvedimenti necessari a garantire trasferimenti alle Regioni adeguati per ammontare e modalità d’utilizzo alle finalità richiamate”.
La pentastellata, infine, vuole che questa risoluzione sia comunicata ai Parlamentari eletti alla Camera e al Senato nei collegi dell’Emilia-Romagna.
(Luca Molinari)