Governo locale e legalità

Polizia provinciale, no in Aula a progetto di legge di riordino avanzata dal M5s

Consiglieri 5 stelle: “assegnare a personale corpi di polizia provinciale funzioni di controllo ambientale e negli ambiti di caccia e pesca affidati alla Regione dopo la riforma delle Province”

L’Assemblea legislativa ha respinto il progetto di legge sul riordino delle funzioni affidate alla polizia provinciale presentato dal Movimento 5 stelle.

La proposta di legge prevedeva che la Regione, al fine di garantire un’efficace gestione del patrimonio ambientale, ittico e faunistico, esercitasse le funzioni di vigilanza e controllo della caccia e della pesca, di controllo ambientale nonché di prevenzione e repressione del bracconaggio tramite personale del corpo di polizia provinciale delle Province. Si prevedeva, inoltre, che questo personale fosse trasferito ai ruoli regionali per poi essere dislocato nei Comuni e nelle Unioni di Comuni, privilegiando l’attuale distribuzione territoriale. Questo al fine di preservarne l’attività attraverso certezza di risorse. “Di fatto- ha spiegato il relatore- si chiede la regionalizzazione della polizia provinciale, passaggio non semplice in quanto la polizia provinciale svolge anche funzioni di polizia giudiziaria”.

I consiglieri pentastellati hanno presentato anche una risoluzione affinché la materia fosse inserita fra quelle oggetto di negoziato col Governo per ottenere un’autonomia rafforzata e superare gli ostacoli giuridici alla regionalizzazione della polizia provinciale. L’atto d’indirizzo è stato respinto.

Per la Lega Nord, la proposta era condivisibile, perché o la polizia provinciale viene potenziata o va regionalizzata. I consiglieri del Carroccio si sono dichiarati d’accordo a inserire il tema del riordino del corpo di polizia provinciale fra quelli sui quali è in corso il negoziato sull’autonomia aggiuntiva.

Sinistra Italiana, nel rivendicare il proprio dissenso alla riforma delle Province, dato che il personale sul territorio è diminuito e il controllo dell’ambiente è meno incisivo, ha espresso il proprio sostegno al disegno di legge e alla risoluzione del M5s.

Il Partito Democratico, infine, ha ribadito il dissenso alla proposta non solo per l’insostenibilità sotto il profilo legislativo e giuridico ma perché la riforma istituzionale del governo regionale realizzata in Emilia-Romagna ha garantito la piena funzionalità della polizia provinciale grazie al mantenimento del personale in seno alle Province, scelta che ne ha consentito un impiego territoriale flessibile ed efficace.

(Luca Govoni)

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