Ripristinare il campo di atletica di Cento, nel ferrarese, così com’era prima del sisma del 2012, quando venne trasformato in struttura emergenziale d’accoglienza. Lo chiede in un’interrogazione il consigliere regionale della Lega nord Marco Pettazzoni, che invita la Giunta ad adoperarsi per garantire la risistemazione della struttura e la sua fruibilità da parte delle associazioni sportive.
A seguito del terremoto di sei anni fa nel campo venne allestito un presidio della Protezione civile e si rese necessario l’abbattimento del palco di salto con l’asta e di salto in alto e la gabbia dei lanci in rotazione: “attrezzature e impianti che potevano essere smontati e custoditi- sottolinea l’esponente del Carroccio- ma così non è stato”. Nonostante le promesse fatte alle associazioni gestrici, al momento le attrezzature non sarebbero ancora state ripristinate e il campo risulterebbe utilizzabile solamente per gare di medio-basso livello. “Negli anni scorsi, visto lo stato del campo, sono state perse occasioni per partecipare a bandi- rimarca il consigliere Ln- che avrebbero potuto portare risorse economiche, sia per migliorie e manutenzioni sia per l’organizzazione di gare nazionali e internazionali che avrebbero portato sul territorio anche una notevole quantità di atleti e ‘turisti’ sportivi”. Inoltre – riporta l’esponente del Carroccio – le associazioni sportive riferiscono di aver ricevuto rassicurazioni, da parte dell’allora sindaco, sul fatto che la Regione avrebbe predisposto i fondi necessari alla riattivazione del campo.
Per questo Pettazzoni chiede alla Giunta se questo sia vero e “quante e quali risorse siano state stanziate per il ripristino”. Inoltre, chiede se “la Regione intenda adoperarsi in controlli e per garantire la riattivazione della struttura e delle attrezzature divelte, così come erano prima del sisma, al fine di assicurare la fruibilità del campo di atletica anche per le discipline di salto e lancio, oltre a ripristinare decoro e buona immagine per la città di Cento e di rendere la struttura attrattiva per tutto il distretto sportivo circostante, tenendo conto non solo dell’aspetto agonistico ma anche della funzione sociale e di benessere per la cittadinanza”.
(Giulia Paltrinieri)