La notizia che Poste italiane intende chiudere, a livello nazionale, circa 450 uffici postali e contestualmente razionalizzarne altri 600, e che, a livello regionale, questa decisione comporterebbe la chiusura di 53 uffici postali e la riorganizzazione per altri 34, è al centro di un’interrogazione del gruppo della Lega nord (primo firmatario: Alan Fabbri). Nel documento si paventa una “perdita di servizi” e un “aumento di disagi” per gli utenti, in particolare nei piccoli centri abitati e nelle zone montane.
Considerando che sia opportuno garantire una rete capillare di sedi per la “tipologia di servizi offerti”, i consiglieri chiedono alla Giunta regionale se sia a conoscenza di quanto è stato deciso da Poste italiane, quali siano le prospettive di chiusura e razionalizzazione a breve e medio termine, distinte per le singole province emiliano-romagnole e quali provvedimenti intenda adottare per garantire la distribuzione capillare del servizio, soprattutto nei piccoli comuni e nei territori montani. (AC)